Per affermare e rispettare la dignità e per riconoscere e valorizzare la realtà concreta di milioni di donne che ogni giorno partecipano attivamente alla crescita della nostra società civile il Partito Democratico di Reggio Emilia aderisce all’appello “Se non ora quando” e sarà presente alla mobilitazione indetta per il prossimo 13 febbraio (ore 15) in piazza Martiri del 7 luglio.
Le donne italiane lavorano: anche se per loro è difficile trovare un posto ben più che per gli uomini. Le donne italiane studiano con risultati brillanti, si battono per la propria affermazione, si prendono cura delle relazioni affettive e familiari occupandosi di figli, mariti, genitori. Tante sono impegnate nella vita pubblica: nei partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica e conquistato la parità almeno nei diritti.
La donna-oggetto rappresentata dall’amara attualità è la cancellazione di questa ricca e varia esperienza di vita.
Qualcosa di non più tollerabile. La vita privata ma ancor peggio i comportamenti pubblici del Presidente del Consiglio, ledono, offendono, vilipendono le donne.
A questi comportamenti sottende una cultura che ha permesso di arrivare al limite di questi ultimi mesi nella quasi totale indifferenza. E’ giunto il momento di voltare pagina, per questo il Pd reggiano aderisce all’iniziative del prossimo 13 febbraio promosse da donne provenienti da diverse storie ed orientamenti.