Alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario è stato firmato ieri un appello congiunto tra Organizzazioni Sindacali regionali e Presidenza della Corte d’Appello di Bologna, che verrà inviato all’Amministrazione Centrale della Giustizia.La situazione di rapido aggravamento delle condizioni di lavoro e dello stato dei servizi negli Uffici Giudiziari dell’Emilia-Romagna, dovuta ai tagli delle piante organiche, al blocco del turn-over e alle scoperture per pensionamenti che inevitabilmente saranno destinate ad aumentare, è stata oggetto dell’incontro svoltosi ieri in Corte d’appello a Bologna tra le Rappresentanze Sindacali Regionali FP/CGIL, FP/CISL e CONFSAL UNSA e la Presidenza della Corte, incontro al termine del quale è stato siglato un documento condiviso.

Le parti, attraverso tale documento, denunciano lo stato di sofferenza del Distretto, gravato da continui interventi di riduzione di organico del personale amministrativo e da carichi di lavoro tra i più elevati sul piano nazionale, che recano un serio pregiudizio al funzionamento della Giustizia nella nostra regione.

Congiuntamente le parti hanno chiesto che siano garantite le condizioni operative di funzionamento degli Uffici Giudiziari, attraverso lo sblocco delle domande di personale di altre amministrazioni pubbliche disponibili a coprire i posti vacanti, domande giacenti senza risposta al Ministero. Le parti hanno chiesto, inoltre. di dare corso alle procedure di mobilità, sempre per poter garantire livelli indispensabili per il funzionamento dei servizi, nonché dare prospettive concrete ai progetti di innovazione tecnologica e organizzativa avviati da qualche mese e patrocinati dallo stesso Ministero.

(Il Presidente della Corte d’Appello di Bologna, Giuliano Lucentini – le  Organizzazioni Sindacali FP CGIL, FP CISL, Confsal UNSA dell’Emilia-Romagna)