Venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 21 al Teatro Herberia di Rubiera prosegue la stagione 2010-2011 della Corte Ospitale con Michela Lucenti e Maurizio Camilli in L’Amore segreto di Ofelia di Stefen Berkoff, traduzione di Adele D’Arcangelo, ideazione e messa in scena di Michela Lucenti e Maurizio Camilli, Gertrude – voce registrata di Elisabetta Pozzi, produzione Balletto Civile, Fondazione Teatro Due e Pier Francesco Pisani.

Lo spettacolo, ultimo lavoro di Balletto Civile, ha debuttato a novembre 2010 al Teatro Due di Parma.

Attraverso la forma di uno scambio epistolare fra Amleto ed Ofelia, il testo originale di Berkoff, L’Amore segreto di Ofelia, esplora i meandri della relazione fra i due personaggi che Shakespeare suggerisce solamente, celando il suo svolgersi fra le trame delle tumultuose vicende ambientate ad Elsinor, quando il re, padre di Amleto, viene ucciso da suo fratello Claudio, il quale riesce ad usurparne sia il letto che il trono.

Il primo atto si chiude con la promessa di Amleto di far visita ad Ofelia quella notte stessa a mezzanotte per rivelarle il suo segreto; noi sappiamo che il segreto riguarda l’assassinio di suo padre da parte dello zio ma Amleto non avrà modo di mantenere la promessa: prima verrà distratto dalla visita di Rosencrantz e Guildenstern e poi lo stesso Amleto sarà artefice di uno sfortunato omicidio: quello del padre di Ofelia, Polonio.

Berkoff non si perde in motivazioni psicologiche da addurre alla pazzia di Ofelia: semplicemente, nella scena finale, la vediamo spargere fiori sul monologo fuori scena di Gertrude che descrive la sua morte, mentre lo spettacolo viene chiuso dall’urlo senza voce di Amleto.

Sebbene sia scritto in blank verse pseudo-shakespeariani, ciò che di Shakespeare davvero Berkoff riesce a catturare è il ritmo dei dialoghi e, tuttavia, riesce a segnare il testo con il suo uso viscerale del linguaggio e con il sentire esplicito del ventunesimo secolo.

Da questo esperimento nasce così uno spettacolo che sa miscelare sapientemente forme e stili esteticamente diversi, soprattutto grazie ad un linguaggio carnale temperato con la tenerezza e l’ironia: l’opera di Berkoff si svolge fra immagini di amore cortese, desiderio sessuale e premonizioni della futura tragedia.

39 lettere, brevi monologhi che come un inesorabile conto alla rovescia esplorano i meandri della relazione fra i due personaggi che Shakespeare sembra solo accennare; un linguaggio carnale fra immagini di desiderio sessuale e premonizioni della futura tragedia.

Parole corporee, che costruiscono una drammaturgia fisica figlia dello stato interiore, senza perdersi in motivazioni psicologiche da addurre alla follia, solo l’uso furioso dei corpi.

Ofelia incastrata in una Elsinore materica, di cui Amleto resta l’ultima parte viva.

Balletto Civile è una compagnia di teatro-danza il cui nucleo è composto da Michela Lucenti, che ne è la direttrice, Maurizio Camilli, Emanuele Braga e Emanuela Serra. Tra i loro spettacoli: Ama la tua scimmia, Animali vivi, Col sole in fronte, ‘Ccelera.

Biglietti da 14 euro a 8 euro, prenotazioni presso La Corte Ospitale, Tel. 0522 621133, segreteria@corteospitale.org. Prevendita su www.vivaticket.it