Galeazzo Bignami (pdl) ha rivolto una interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione è a conoscenza che il Difensore Civico di Castel San Pietro, dando seguito ad inoppugnabili doglianze di un gruppo di genitori castellani a causa dell’alto costo del servizio mensa, ha inviato una comunicazione al Sindaco, elencando una serie di carenze da parte della società in house “Solaris” appaltatrice dei servizi, nonché da parte del Comune di Castel San Pietro, che ha fondato la medesima società nel 2006.
Nel documento del Difensore civico, rileva Bignami, si evince una “ritardata e contraddittoria comunicazione ed informazione fornita (a proposito dei servizi mensa) da parte del Comune e di Solaris” ed anche “la non sufficientemente incisiva attività di direzione, vigilanza e controllo da parte del Comune sull’operato della società in house”. Il consigliere, visto che il Difensore civico richiama il Comune di Castel San Pietro Terme a “valutare l’opportunità di ricorrere a terzi tramite gara pubblica, ove risulti impossibile, da parte di Solaris, mantenere il costo del servizio in questione in linea con i prezzi di mercato”, chiede alla Giunta quali strumenti a livello regionale sussistano per garantire un pieno e corretto rispetto delle regole di concorrenza e di libertà di mercato, considerato che, come suesposto, i servizi erogati da “Solaris”, benché svolti in house, si presentano più onerosi di quelli erogati da soggetti privati (l’incremento delle tariffe si attesta nell’ordine di un più 30%). Bignami, infine chiede se la Regione intenda intervenire in merito alla vicenda al fine di ristabilire i corretti principi che presuppongono l’avvalimento di società in house e intenda sollecitare il ricorso a privati tramite gara pubblica, come l’esempio del Comune di Dozza, per trovare, fra le ampie possibilità che il mercato offre, la soluzione più opportuna per contenere i costi di un servizio di primaria importanza come quello della mensa.