Quantità, qualità e regolamenti dei servizi accreditati, ricollocazione dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni nei casi in cui cambi il gestore del servizio. Sono i punti principali del protocollo sull’accreditamento delle strutture dei servizi socio-sanitari che i sindacati Cgil-Cisl-Uil della zona di Sassuolo hanno sottoscritto con gli otto Comuni del distretto ceramico.Ricordiamo che l’accreditamento dei servizi socio-sanitari, definito da una legge regionale, ha l’obiettivo di migliorare e uniformare gli standard di qualità, oltre che allineare le rette dei servizi socio-sanitari erogati in Emilia-Romagna.
«Si tratta di un processo molto delicato e che comporta una complessa riorganizzazione dei servizi e delle strutture – spiegano Daniele Donnarumma e Franco Cancilla, responsabili sassolesi rispettivamente della Cisl e della Cgil di Sassuolo – L’accreditamento obbliga le strutture ad assumere forme di gestione privata o pubblica attraverso contratti di servizio che superano le attuali gare di appalto e la frammentazione nella gestione dei servizi. Con l’accreditamento la responsabilità dell’intero processo assistenziale viene affidata a un unico soggetto, il quale deve garantire gli standard di qualità previsti dalla normativa regionale. Il protocollo sottoscritto con i Comuni di Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano e Sassuolo – continuano Donnarumma e Cancella – è di fondamentale importanza per garantire una corretta gestione di tutto il processo. L’accordo, infatti, impegna le parti ad aprire diversi tavoli di confronto al fine di accompagnare e monitorare tutto il percorso, dall’accreditamento provvisorio fino a quello definitivo, discutendo la quantità, qualità e i regolamenti dei servizi accreditati, la ricollocazione del personale dipendente delle pubbliche amministrazioni e delle Asp (Aziende servizi alla persona) che potrebbero cambiare datore di lavoro nei casi in cui il soggetto accreditato appartenga al cosiddetto privato sociale».
Cgil-Cisl-Uil confidano che, con l’avvio dei tavoli di lavoro, sia possibile arrivare entro il 2013 (termine ultimo per l’accreditamento definitivo) a valutazioni finali condivise nell’interesse dei lavoratori coinvolti e dei cittadini utenti dei servizi.