Dall’Acero campestre al Ciliegio selvatico, dal Frassino maggiore al Pioppo bianco, fino al Salice ed al Tiglio. Sono solo alcune delle specie autoctone che il Comune di Castelfranco Emilia fornirà gratuitamente, a chi ne fa richiesta, con lo scopo di migliorare l’ambiente cittadino.
Lo farà grazie al progetto “Siepi e Alberi in Campagna e in Città” che porterà alla creazione di piccole aree di rifugio per flora e fauna, dando modo, tra l’altro, di rispondere alla legge regionale la tutela della fauna minore (15/2006).
“Si tratta di un’ulteriore azione dell’Amministrazione comunale – ha commentato Massimiliano Vigarani, assessore all’Ambiente e all’agricoltura – per sensibilizzare i cittadini, in particolare le nuove generazioni, sul tema della biodiversità e del ruolo delle piante sia nel contrasto ai cambiamenti climatici che nel miglioramento della qualità dell’aria. Il progetto rappresenta inoltre un’opportunità per far conoscere le specie vegetali autoctone della pianura e promuovere il loro impiego”.
Saranno i tecnici dei Servizi Ambientali del Comune ad occuparsi della realizzazione del progetto: dal primo contatto con i richiedenti alla verifica dell’idoneità della superficie su cui intervenire, fino alla scelta di specie vegetali, modalità e tempi di intervento.
“Il Comune – conclude Vigarani – ha inoltre acquisito a titolo gratuito circa 600 piante, arboree e arbustive, prodotte nei vivai forestali regionali. Si tratta di piante che saranno messe a dimora nei principali parchi pubblici con l’obiettivo di incrementare il patrimonio verde del Comune migliorandolo dal punto di vista naturalistico e della biodiversità nonchè per scopi didattici e divulgativi. Un parte delle piante (392 alberi per i nati nel 2009) saranno impiegate per rispondere alla legge (113/92) che prevede per il Comune di porre a dimora un albero per ogni neonato registrato. Tra le specie a disposizione ci sono Acero campestre, Frassino, Tiglio, Gelso bianco, Roverella, Sanguinello e Pallon di Maggio”.