Libreria all’Arco, ore 18.00: Davanti ad una attenta platea Paolo Bonacini ha introdotto “Brigata Katiuscia”, un romanzo emozionante e spinoso che racconta la storia del distaccamento Katiuscia, attivo durante la Resistenza tra San Maurizio e Rubiera. “Cos’è Brigata Katiuscia?” – risponde Bonacini alla domanda di Benedetta Reverberi, editrice di Miraviglia editore, che ha pubblicato il volume -. “Non un saggio, nè un’analisi, nè una riflessione storica, ma un semplice romanzo, una storia, dove tutto è inventato ma non c’è nulla di falso”. La storia ha per protagonisti Tom e Domenica, due ragazzi uniti dall’amore e divisi dalla storia, che si ritrovano, ai giorni nostri, a raccontare gli anni difficili ed eroici della guerra. A tracciarne le vite ritroviamo Corrado Grisendi, il giornalista protagonista dei precedenti romanzi di Bonacini, “Il segreto del Farnese” e “Morte allo stadio”. Un protagonista ancora una volta in bilico tra verità e potere, coscienza e notizia trasferitosi da Parma a Reggio Emilia e dalla televisione alla stampa quotidiana. Di questo in particolare, cioè del rapporto tra un fatto e come esso viene raccontato, si è trattato durante il dibattito tra l’autore ed il professor Massimo Storchi, autore di diversi saggi e di un rigoroso lavoro storiografico sulla guerra di Liberazione a Reggio Emilia. Tanti anche gli interventi dal pubblico, molto coinvolto nella discussione su un tema, quello della Resistenza, oggi più che mai difficile e controverso. Ma anche una discussione su un passato recente, fatto di “poesia ed ironia, ma anche di frustate con rami di salice”, come lo ha tratteggiato Bonacini. Il dibattito si è concluso con la lettura di un brevissimo brano del libro, uno scambio di battute in dialetto tra Tom e Domenica, ormai anziani, utilizzato dall’autore per delineare le figure dei protagonisti, così permeate di dignità e affetto, eroismo e ironia. Figure che ben rappresentano gli appartenenti a quella generazione chiamata, poco più che ventenne, a grandi scelte, a vivere sulla propria pelle l’amore e la morte, a rischiare e ad odiare per difendere le proprie famiglie ed il proprio Paese.
PAOLO BONACINI. Giornalista, nato a Reggio Emilia nel 1955. Bonacini é il direttore responsabile della emittente televisiva locale Telereggio. Regista televisivo, ha curato oltre cinquanta documentari di esplorazione e reportage giornalistici in diverse aree del globo. Con “Siberia, un sogno ai confini del mondo” ha vinto negli anni novanta il primo premio al festival cinematografico di Cap D´Antibes/Juan-les-Pins (Francia).Il suo primo romanzo “Il segreto del Farnese” é stato finalista al premio letterario “Italo Calvino” per la miglior opera prima inedita.
Nelle foto, da sinistra Paolo Bonacini, autore e Massimo Storchi, storico