“Riconosciuto l’altissimo valore politico-istituzionale delle celebrazioni dell’Unità d’Italia, il Consiglio sollecita il Governo e il Parlamento affinché venga ripristinata in modo inequivocabile la data del 17 marzo 2011 quale giornata di festività nazionale”. Questo è il contenuto dell’ordine del giorno approvato nella seduta di ieri pomeriggio con 21 voti a favore (Pdl, Pd, Udc, Fli, Fds e Gruppo Misto) e 3 contrari (Lega).

“Il 17 marzo 1861 si riunì a Torino il primo Parlamento italiano e in quell’occasione venne solennemente proclamato il Regno d’Italia. Il 17 marzo 2011 inizieranno ufficialmente i festeggiamenti per il 150° anniversario della proclamazione dello Stato unitario italiano”. Per questi motivi il documento, proposto da Claudia Rubini-Pdl e sottoscritto da tutti i Gruppi escluso la Lega, “condivide l’appello rivolto dall’Upi al Capo dello Stato durante l’ulitma assemblea nazionale affinché il 17 marzo sia festa nazionale”.

L’odg ricorda inoltre che il governo aveva previsto l’istituzione del 17 marzo 2011 come giornata di festività nazionale, ma “nel testo licenziato dal Parlamento manca un esplicito richiamo alla legge 260 del 1949 sulle disposizioni in materia di ricorrenze festive”, richiamo giuridico necessario per istituire una festa nazionale.