C’è un ludobus che gira nelle scuole e nelle strade di una delle aree più martoriate al mondo, la Striscia di Gaza, con operatori che aiutano bambine e bambini con difficoltà di apprendimento. Un apporto prezioso, dove la guerra è da tempo una realtà quotidiana, gestito da due ong, la riminese EducAid e la palestinese Rec (Remedial Education Center di Gaza), che garantiscono tutta una serie di attività – educative e ricreative – anche grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Il punto sul progetto è stato fatto stamani, durante l’incontro dell’assessore regionale alla Cooperazione Donatella Bortolazzi con una delegazione del Rec (il direttore, Hussam Hamdouna, e lo psicologo Jaradh Alaa). Erano presenti anche rappresentanti di EducAid e di altre ong emiliano-romagnole che operano in Palestina. Recentemente il Rec ha ricevuto il prestigioso premio internazionale “Antonio Feltrinelli” dell’Accademia Nazionale dei Lincei: un riconoscimento dell’alto valore morale e umanitario della ong e delle attività realizzate nella Striscia di Gaza. Attività sostenute dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo emergenza del ministero Affari Esteri.

“Con il premio che vi è stato consegnato avete reso onore al nostro aiuto – ha sottolineato l’assessore Bortolazzi – . Da parte mia, esprimo profondo apprezzamento per questo progetto, che dà un contributo fondamentale al percorso di inclusione di tanti bambini e bambine, promuovendone il benessere. La Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto l’assessore – da tempo sostiene interventi di cooperazione in Palestina; interventi che sono stati condivisi ma dei quali oggi più che mai, in tempi di crisi economica globale e locale, credo sia fondamentale recuperare il senso e il valore profondo”.

Circa la metà della popolazione della Striscia di Gaza (1,5 milioni di persone) è costituita da profughi e vive nei campi Onu. Sono i bambini, ancora una volta, a soffrire di più le conseguenze della guerra e della povertà; ed è proprio su di loro che il Rec, fondato nel 1993, concentra i propri sforzi, soprattutto su quelli che vivono in comunità povere ed emarginate, con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni di vita e favorire la creazione di una società civile democratica.

Negli anni il Rec ha maturato un’esperienza pluriennale nelle attività per bambini con difficoltà di apprendimento, sviluppando altri settori educativi in seguito alla collaborazione con EducAid, all’interno di progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Unione Europea, in collaborazione con i Comuni di Rimini, Ravenna e Riccione e con l’Università di Bologna.