Rischia di essere ridotto della metà il personale che si occupa di immigrazione alla Prefettura e Questura di Modena. Ai quattordici lavoratori attualmente impiegati negli uffici, infatti, non è ancora stato rinnovato il contratto a tempo determinato, che scadrà alla fine dell’anno. La denuncia arriva dai sindacati Cisl Funzione pubblica, Fp-Cgil e Uil P.a. di Modena, che annunciano per venerdì prossimo 29 ottobre un presidio con volantinaggio davanti alla Prefettura. «I tagli alla spesa pubblica contenuti nella recente manovra finanziaria del governo hanno colpito anche Questure e Prefetture – affermano Elena Belli (Cisl), Vincenzo Santoro (Cgil) e Antonio Maienza (Uil) – Ci saranno conseguenze negative sull’azione svolta dal Ministero dell’Interno nelle sue due funzioni più rilevanti: la sicurezza e l’immigrazione». I sindacati di settore rivelano il taglio del 50 per cento (quattordici persone) dell’organico preposto al funzionamento e disbrigo delle pratiche degli sportelli unici per l’immigrazione (Sui) dislocati presso la Prefettura e all’ufficio immigrazione della Questura. «Questi lavoratori sono stati assunti nel 2008 dopo aver superato un concorso pubblico – spiegano Belli, Santoro e Maienza – Il loro contratto di lavoro, in attesa della definitiva stabilizzazione, è a tempo determinato fino al 31 dicembre 2010; a due mesi dalla scadenza non sanno nulla. Visto il provvedimento del governo, temiamo che per questi lavoratori il futuro sia seriamente compromesso perché, a tutt’oggi, nessuno ha comunicato loro quali soluzioni si vogliono adottare per la proroga dei contratti, per non parlare di una prospettiva più dignitosa che consiste nella loro stabilizzazione».

Va precisato che già dal 2003 questi lavoratori sono impiegati presso gli sportelli per l’immigrazione per rispondere alle norme di legge sulla regolarizzazione dei cittadini extracomunitari e, che, avendo acquisito una particolare esperienza nel settore, sono diventati un punto di riferimento indispensabile per gli uffici stessi. Inoltre a Modena il loro contributo si è rivelato prezioso in numerosi casi anche per sopperire alle note carenze di personale della Questura e della Prefettura. I sindacati si chiedono cosa succederà se questi lavoratori saranno esclusi dal lavoro e da chi verrebbero sostituiti.

«Visto che già altre funzioni amministrative sono svolte dai lavoratori della Polizia, è legittimo il sospetto che anche questi compiti saranno affidati agli agenti – ipotizzano Belli, Santoro e Maienza – È facile intuire quali ripercussioni potrebbero determinarsi per la sicurezza della città se altri poliziotti dovessero essere impiegati negli uffici».

Nei giorni scorsi Cisl Funzione pubblica, Fp-Cgil e Uil P.a sono stati ricevuti dal Questore e dal Prefetto di Modena per illustrare le ragioni della protesta. Questore e Prefetto hanno risposto positivamente alla richiesta di sensibilizzare il Ministro dell’Interno circa la proroga dei contratti di lavoro per ulteriori dodici mesi e la successiva stabilizzazione di questi quattordici lavoratori. A sostegno delle loro richieste, i sindacati annunciano un presidio con volantinaggio che si terrà presso la Prefettura di Modena venerdì prossimo 29 ottobre dalle 10 alle 12. Alla protesta hanno aderito anche tutti i sindacati della Polizia di Stato. Cgil-Cisl-Uil del pubblico impiego chiederanno un nuovo incontro con il Prefetto e uno anche con il presidente della Provincia. Ricordiamo che nella Questura di Modena lavorano attualmente 450 tra poliziotti e personale dell’amministrazione civile dell’Interno, mentre sono 61 i dipendenti della Prefettura.