Marco Biagini, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale a Fiorano Modenese, ha dichiarato:
“79 milioni di euro in meno nel 2011 e 102 milioni nel 2012 per la provincia di Modena. Per il trasporto pubblico locale, il calo delle risorse sarà almeno del 15 per cento e superiore al 50 per cento per le ferrovie regionali.
Per quanto riguarda la pubblica istruzione, per la prima volta, nella provincia di Modena, non saranno accolte tutte le richieste delle famiglie per il tempo pieno nella scuola primaria; sarà fortemente ridimensionato il tempo prolungato alle secondarie di primo grado (con una riduzione prevista di 80 classi) e si preannuncia una situazione di sofferenza anche per le scuole dell’infanzia; nelle scuole modenesi di ogni ordine e grado è previsto un taglio di 212 docenti.
Questi primi dati forniti dalla Provincia di Modena sono la prova di quella politica di tagli ai servizi pubblici messa in atto da questo Governo, in barba non solo ai principi costituzionali, ma per giunta in disattesa rispetto alle proprie promesse elettorali, federalismo in primis.
In più, relativamente alla sanità il patto per la salute 2010 ha tagliato in Italia circa 10.000 posti letto, mentre nel complesso la finanziaria di quest’estate, ben più correttiva di quanto non traspare dalla definizione, taglia 8,5 miliardi di euro alle regioni in 2 anni, con una restrizione dell’offerta del sistema socio-sanitario e prevedibili ricadute sul sistema sanitario nazionale.
Mantenere le deleghe agli enti locali, senza metterli in condizione economica di agire per mantenerle e applicare tagli indiscriminati sui comuni virtuosi tanto quanto su quelli incapaci (alla faccia della meritocrazia), è altrettanto se non più grave che sventolare soli di Adro nelle scuole, preferire dialettiche (e dialetti) locali all’unità nazionale, sparare a zero su qualsiasi diversità, creduta minaccia e mai, ma proprio mai, arricchimento reciproco, elaborare giustizie private anziché intervenire su quella collettiva (circa 1,5 miliardi di euro di tagli per i prossimi due anni), raccontare bugie su una crisi tutt’altro che terminata.
Noi del Pd riteniamo che il compito dell’amministrazione, in sinergia con le forze politico-amministrative e le parti sociali, sia quello di resistere all’urto dei problemi e reinventare logiche di gestione sostenibili ora e nel futuro più o meno immediato, accanto all’idea di continuare a sostenere, con parole ma soprattutto con i fatti, il progetto di una comunità coesa, solidale, vicina alle fasce più in disagio, capace nonostante tutto di creare opportunità anche sul piano culturale e non meramente economico, vicina con scelte anche importanti, come il patto dei Sindaci, all’ambiente ed alla sostenibilità energetica, desiderosa di arginare e rimodellare la crisi occupazionale, prima di tutto riconoscendola.
Con la volontà infine di non lasciare ai più giovani un modello disastrato di società, secondo una deriva non solo in stato avanzato, ma che spesso appare insanabile rispetto al binomio cittadino-cosa pubblica.
Per questi motivi e per molti altri ancora il gruppo del Pd di Fiorano Modenese si è schierato e si schiererà ancora contro questa manovra fumosa e iniqua, aggiungendo la propria piccola voce al più ampio coro delle proteste giunte al governo non solo dalla nostra parte politica, in linea con l’obbiezione di chi esige di poter continuare a lavorare come nel passato per i propri cittadini”.