Creatività, ricerca, innovazione, desiderio soprattutto di crescere facendo impresa: “Il mondo dell’imprenditoria – fa notare Confesercenti Modena dopo la presentazione del Rapporto Economia di Unioncamere – si tinge sempre più di ‘rosa’”. Sono oltre infatti 7400 sul territorio modenese le donne che ricoprono un ruolo dirigenziale all’interno delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e della ristorazione: dato che a livello regionale è preceduto solamente da Bologna. “Un numero importante – aggiunge l’Associazione imprenditoriale modenese – che pone anche in evidenza la volontà di voler continuare a misurarsi col mercato nonostante il difficile periodo che tutta l’economia sta attraversando”.
Il Rapporto Economia Unioncamere ha indicato che in Emilia Romagna le aziende a conduzione femminile sono quasi 90 mila, pari al 20,9% di quelle attive. Tra queste, come aveva già fatto notare qualche mese fa l’Ufficio Economico di Confesercenti Emilia Romagna, risulta sempre più determinante il ruolo delle donne nei settori del commercio al dettaglio, della ricezione alberghiera e dei pubblici esercizi. In regione infatti sono 18.694 le imprese femminili su 47.800 sedi di imprese attive con attività prevalente nel commercio al dettaglio; 1.465, su 4.395 imprese attive con attività prevalente nel settore ricettivo; 6.888, su 22.610 imprese attive, invece quelle con attività prevalente nel settore della ristorazione.
Guardando al solo dato modenese, Confesercenti pone in evidenza come nei settori presi in esame la posizione delle donne nella conduzione delle imprese assuma aspetti di certo rilevanti. Il commercio al dettaglio ad esempio è fortemente caratterizzato dalla presenza femminile in termini di imprenditorialità: in provincia infatti sono 4.638 le donne che assumono cariche di alto livello, delle quali 2.164 titolari di attività commerciale e 1.576 amministratrici. Elevato anche il numero di quelle che ricoprono cariche nel settore della ristorazione: oltre 2500. la maggioranza sono amministratrici (1.474), seguite dalle titolari di esercizio (537) e dalle donne che assolvono la funzione di socie (521). Nel turismo invece si assiste ad una diversa distribuzione delle cariche con un rafforzamento della compagine delle amministratrici (109) e da donne che occupano posizioni di socio (63), su un totale di quasi 230 donne con un ruolo dirigenziale.