Inizia giovedì 7 ottobre a Gualtieri il secondo lungo week end del festival UN PO, inaugurato venerdì 1° ottobre e che proseguirà fino a domenica 10 ottobre con tanti appuntamenti, per adulti e bambini, di teatro, grande musica d’autore, letteratura, arte, visite guidate, il tutto all’insegna del grande Fiume Po che vede il coinvolgimento in questa rassegna, alla sua quarta edizione, dei Comuni di Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla e Luzzara.

Il festival è organizzato dalla Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia con la collaborazione della Regione Emilia Romagna e dei Comuni che ospitano gli eventi.

Giovedì 7 ottobre alle ore 21.30 ancora una volta protagonista assoluta al Teatro Sociale di Gualtieri sarà l’acqua, quell’acqua che nel 1951 straripò molto abbondante dal fiume Po e allagò buona parte dei comuni rivieraschi. Lo spettacolo dal titolo “Extraripas919. Storie galleggianti per teatro allagato”, messo in scena dai ragazzi della Compagnia del Teatro Sociale, allagherà letteralmente il teatro e, attraverso atmosfere suggestive, filmati, video, interviste, riporterà la memoria del pubblico a quei momenti così forti e insieme drammatici, rileggendoli in chiave artistica e poetica.

Lo spettacolo verrà replicato nelle serate di venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre sempre alle ore 21.30. Il costo del biglietto è di Euro 10 (under 30 anni, ingresso agevolato a Euro5). I posti sono limitati, 40 spettatori per replica, la prenotazione è obbligatoria (tel. 329/1356183, info@teatrosocialegualtieri.it).

In occasione dello spettacolo la collaborazione tra il Teatro Sociale di Gualtieri e l’Albergo Ristorante Ligabue si fa ancora più profonda nel tentativo di promuovere un’offerta culturale di alto livello coniugata ai piaceri della tavola e della degustazione dei prodotti tipici del territorio emiliano.

Scegliendo il “menù del Teatro” (30 euro a persona) ogni commensale avrà diritto all’ingresso omaggio allo spettacolo della serata. Per i mesi di settembre e ottobre il menù del teatro sarà legato ai sapori di fiume.

L’orario consigliato per la cena è alle ore 20, per informazioni telefonare all’Albergo Ristorante Ligabue (tel. 0522/1860600).

*

L’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri nasce l’11 marzo 2009 per portare a termine la riapertura del teatro di cui essa porta il nome. In realtà però la storia della riapertura di questo teatro comincia molto prima, nella primavera del 2006, quando un gruppo di ragazzi alla soglia dei vent’anni varca per la prima volta i cancelli che chiudono le porte del perenne cantiere che occupa l’edificio. È una folgorazione: lo spazio anche dopo tutti gli interventi che ha subito è magnifico. Manca il palcoscenico, ma appare subito chiaro che proprio questa mancanza rende il luogo ancora più interessante. L’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri, formalmente istituita solo tre anni dopo, in realtà nasce esattamente in questo istante.

Da subito appare comune il pensiero che il teatro può essere utilizzato così com’è. Proposte ed idee per un utilizzo immediato del teatro cominciano ben presto a ribollire e si coagulano in una serie di lavori in vista del primo obbiettivo da raggiungere: ridare luce al Teatro Sociale e riaprirne al più presto le porte. Fervono i lavori: si spalano carriole di ghiaia e terra cercando di livellare il più possibile il terreno, viene costruito un impianto elettrico volante per illuminare nuovamente platea e palchetti, viene portato in teatro un pianoforte. Nel trambusto si sollevano nuvole di polvere: è il Teatro che riprende a respirare.

Sono mesi di occupazione clandestina, tra il tacito consenso dell’Amministrazione Comunale e la curiosa impazienza di coloro che sanno che tra i muri dell’ala nord finalmente ferve qualcosa. Si lavora anche di notte, si fanno prove, si scrive e soprattutto si discute della riapertura del teatro.

Gli ultimi giorni di luglio sono percorsi dai brividi dell’Amministrazione e dal clamore destato dalla notizia che è stata indetta un’asta pubblica per la vendita del teatro e dei suoi arredi. Il Comune è sommerso dalle proteste dei cittadini, ad un tratto nuovamente memori che il Teatro Sociale giace inutilizzato in cantina. La cittadinanza si ribella alla scelta sconcertante, mentre qualcuno comincia ad interessarsi seriamente all’acquisto dell’immobile. La sera del 27 luglio 2006 le porte vengono riaperte: il delegato di un’agenzia immobiliare di Milano, incaricata della vendita raccoglie la folla in piazza e la introduce all’interno del teatro.

All’interno però improvvisamente tutto si ribalta e l’Asta pubblica si trasforma in un evento di Teatro Instabile. Mentre la folla di trecento persone è accompagnata all’interno dell’edificio fuoriescono le arti che da sempre popolano il Teatro: Musica, Poesia, Letteratura, Scultura, Pittura e Danza, chiamano in causa direttamente la folla sconcertata e chiedono a tutti di ribellarsi all’abominio della vendita, pronte ad un suicidio collettivo nel caso che nessuno risponda all’appello di rivolta. I Gualtieresi senza troppe esitazioni rispondono, abbattono a picconate il muro che chiude una delle porte del teatro e le arti ed il teatro stesso sono liberati.

Tutte le informazioni sul festival UN PO sono sul sito della Biennale del Paesaggio: www.biennaledelpaesaggio.it