Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, chiederà di essere ammessa parte civile nel processo contro l’uomo di origine Pakistana che a Novi ha ucciso a colpi di pietra la moglie, ritenuta colpevole di difendere la loro figlia che si ribellava ad un matrimonio combinato.

“Anche questo è un modo per essere vicina alle giovani immigrate, per far capire che il nostro Paese è con loro ogni volta che vedono lesa la libertà e il diritto di essere cittadine libere”, ha detto il ministro.

“Chi compie violenze e abusi contro le donne, chi addirittura pensa di disporre della loro vita, non può e non deve trovare accoglienza nel nostro Paese, perchè l’Italia rifiuta e respinge con decisione qualunque forma di prevaricazione degli uomini sulle donne. E, non a caso, punisce severamente chi, italiano o no, si macchia di questo genere di reati. Non ci sono alibi nè scusanti di alcuna matrice, nè etnica, nè religiosa dinanzi questi ‘deliri patriarcali'”.

“Faccio appello alla magistratura – conclude Carfagna – perchè giudichi senza sconti gli autori di questa tragedia. E alle giovani straniere, che nel nostro Paese stanno costruendo il loro futuro, voglio ribadire con forza che devono denunciare ogni sopruso, liberarsi appena possono, e farlo prima che si verifichino tragedie come questa, o quella di Hiina o quella di Sanaa”.