“Ciò che avevamo previsto nel maggio scorso si è avverato. La vendita delle azioni Unicredit da parte della Fondazione cassa di risparmio sarebbe stata funzionale all’acquisto di azioni Hera vendute dal Comune e quindi ad un’operazione che configurammo come un vero e proprio soccorso rosso all’Amministrazione di sinistra, incapace da sola di far quadrare un bilancio con evidenti sofferenze. Così è stato”. Lo affermano il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, e il Capogruppo provinciale del PDL Dante Mazzi.
“La realtà dell’operazione, pur emersa alla luce del sole, presenta ancora molte ombre. Diciassette milioni di euro non sono bazzecole e il fatto che questa compravendita riguardi partecipazioni di enti pubblici in società quotate in borsa, pone diversi interrogativi, sia sul piano politico che tecnico – finanziario. La Consob è stata informata dell’operazione? Le procedure che regolano operazioni finanziarie di tale genere sono state rispettate? L’interesse primario dei cittadini e delle realtà locali in cui queste istituzioni agiscono è stato tutelato o è stato sacrificato sul fronte dell’opportunità politica? E’ opportuno che un Consiglio di amministrazione in scadenza proceda ad una operazione di tale rilevanza? Come inciderà sulla discussione e sulle scelte per le nuove nomine? Vogliamo che chi di dovere ora risponda e chiarisca tutto nelle sedi istituzionali”.