Continua la mobilitazione dei lavoratori sulla difficile vertenza alla Oilmec di Cavezzo. Venerdì prossimo, 1° ottobre, sarà organizzata un’assemblea pubblica aperta a tutti – lavoratori, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni – presso la sala del Consiglio comunale di Cavezzo alle ore 21, per continuare l’azione di sensibilizzazione e di coinvolgimento sul futuro produttivo della Oilmec e sulla difesa dei 45 posti di lavoro.
Intanto continua il presidio permanente dei lavoratori davanti ai cancelli aziendali.
Dopo l’indisponibilità della proprietà nell’ultimo incontro del 22 settembre a dare garanzie sulle retribuzioni arretrate, e in assenza di segnali distensivi da allora – dichiarano Fiom/Cgil e Fim/Cisl Mirandola – lavoratori e sindacati hanno deciso di passare al contrattacco.
“Abbiamo informato l’azienda dell’intenzione di presentare istanza di fallimento davanti al giudice – spiegano Erika Morselli Fiom/Cgil e Alessandro Gamba Fim/Cisl – affinché tramite il pignoramento dei beni aziendali si possa procedere al pagamento delle retribuzioni arretrate di luglio e agosto”.
Proprio nella mattinata odierna è arrivato un segnale di apertura da parte dell’azienda che ha proposto un nuovo incontro fra le parti giovedì prossimo 30 settembre (ore 16, sede aziendale). “Valuteremo in quella sede le reali intenzioni dell’azienda sulla prosecuzione dell’attività e sulle garanzie occupazionali” spiegano i sindacalisti Fiom e Fim.
“Speriamo proprio – aggiungono – che dopo quell’incontro si possano portare nell’assemblea pubblica di venerdì 1° ottobre i primi segnali positivi di sblocco di questa vertenza”.