Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 16 settembre, l’assessore alle Politiche sociali Alberto Bellelli ha risposto ad una interrogazione del consigliere Antonio Russo (PdL) sullo stato del percorso integrativo circa il pagamento delle utenze nel Campo nomadi di via Nuova Ponente e sull’ampliamento del Campo stesso.
“Sono passati diversi mesi – si legge nel documento – da quando il Sindaco Enrico Campedelli nella relazione programmatica al Bilancio ha affermato di voler responsabilizzare l’autonomia dei Sinti ai fini di un percorso di integrazione definitivo, ma ad oggi non é stato ancora fatto nulla, anzi dalle ultime segnalazioni pare che il Campo si sia addirittura ampliato. Visto che l’amministrazione comunale continua a stanziare circa 40.000 euro l’anno per la gestione del suddetto Campo nomadi; ritenuta offensiva nei confronti dei cittadini non nomadi la politica della Giunta che ha fatto legittima tale condizione di degrado e di insicurezza del campo, che premia di fatto i residenti del Campo stesso attraverso il pagamento delle utenze relative ad acqua, gas ed elettricità; ritenuto assolutamente importante risolvere in tempi brevi tale disastrosa situazione affermando il principio della responsabilità civile; preso atto che il perimetro del Campo è in continua espansione interroghiamo la Giunta per sapere ad oggi quali siano in dettaglio le spese pagate dal Comune, quali i tempi per porre fine all’erogazione delle utenze gratuite, quanti sono i residenti del Campo registrati, se é a conoscenza della espansione del Campo e come intende arginare tale problema”.
L’assessore alle Politiche sociali Alberto Bellelli ha replicato in aula a Russo dicendo che il Bilancio comunale 2010 prevede per il Campo un esborso di 59 mila euro (49 mila per il pagamento delle utenze Enel e 10 mila per l’acqua). I residenti in via Nuova Ponente al primo settembre scorso erano invece 60. “Le presenze sono stabili; nel 2009 i nomadi, che sono Sinti italiani residenti da anni, erano 69 ma vi è stata la fuoriuscita di una famiglia. Camper e roulotte nell’area di parcheggio sono di parenti o ex residenti che vengono in visita: quando i tempi di stazionamento si prolungano la Polizia municipale provvede allo sgombero”. Rispondendo alle altre domande poste da Russo Bellelli ha spiegato poi che “come amministrazione siamo intenzionati a cambiare l’attuale Regolamento del Campo e contestualmente presentare un progetto di superamento del Campo stesso. Insomma l’obiettivo esplicito è chiudere il Campo di via Nuova Ponente. L’attuale Regolamento risale al 1991 e l’aumento dei costi per l’impianto elettrico ad utenza personalizzata ci ha indotto a cambiare strategia, strutturando soluzioni abitative diversificate che abbiano al centro la responsabilizzazione, il rispetto delle regole, un’adeguata condizione igienico-sanitaria e l’integrazione nella nostra comunità. Per ottenere questo sarà importante perseguire obiettivi quali l’unità del nucleo familiare e l’inserimento scolastico dei minori, campo dove negli ultimi anni abbiamo raggiunto buoni risultati. Il cambio del Regolamento ovviamente verrà condiviso dal Consiglio comunale, oltre che con l’associazionismo e il volontariato sociale”.
In sede di controreplica il consigliere Russo ha stigmatizzato a nome del PdL come vergognosa la posizione della Giunta. “Diremo, faremo; non riusciamo che a mantenere in modo assurdo queste persone, discriminiamo invece chi non arriva alla fine del mese. La soluzione c’è: definiamo una data per la chiusura del Campo, dopo la quale avviamo un percorso di integrazione per questi cittadini italiani che nel Campo non possono vivere ancora. Altrimenti non verranno mai fatte le cose che dite”.