‘La fabbrica delle idee’ è uno dei progetti messi in campo dall’amministrazione comunale di Fiorano Modenese per contribuire a individuare percorsi di rilancio del distretto, avviato nel luglio scorso con una prima fase di consultazione e di progettazione intersettoriale per raccogliere la voce dei protagonisti rappresentativi della comunità locale a livello economico, sociale, culturale, ma anche per ricercare a livello nazionale contributi di “osservatori privilegiati” sulle tendenze e sulle dinamiche di sviluppo dei distretti e del distretto dell’industria ceramica.
Attraverso focus group, interviste mirate e il Mydistrict sul sito www.fabbricaideedistretto.it, coordinati dal centro Focus Lab, sono stati ascoltati titolari e manager di imprese, artigiani, commercianti, agricoltori, professionisti e rappresentanti del terziario, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria, referenti delle associazioni di volontariato, dipendenti comunali, giovani, rappresentanti delle istituzioni pubbliche, referenti di enti e società in grado di individuare tendenze e possibili percorsi di sviluppo.
La risposta è stata superiore alle aspettative, per numero di partecipanti e per la qualità degli interventi. ‘La fabbrica delle idee’ – spiega il sindaco Caludio Pistoni – proseguirà con una fase di approfondimento intersettoriale e un workshop/Bar Camp di confronto sulle proposte di progetto, per arrivare alla stesura di un Piano per il Distretto Ceramico che presenteremo alle istituzioni pubbliche e alle imprese private che hanno ne competenze e ruolo, in una logica di sistema”.
Un provvisorio riassunto delle numerose piste di lavoro, da approfondire, emerse nella prima fase, si riferiscono all’innovazione di prodotto e di processo per promuovere la piastrella industriale con il binomio design-sostenibilità; l’ampliamento degli utilizzi della piastrella industriale in luoghi pubblici e l’introduzione di nuove funzioni (antibatterica, supporto energetico, disabilità, wellness); la proposta di pacchetti-ceramica integrati (design, progetto, piastrella, accessori, post-vendita).
Sul fronte della greeen economy sono stati proposti la produzione di piastrelle con alto contenuto di materiale riciclato per la filiera edilizia sostenibile; l’introduzione di processi energy-saving negli impianti di cottura; la promozione di impianti fotovoltaici nelle imprese e negli edifici pubblici e privati; il collegamento dei finanziamenti per i progetti di rilancio alla sostenibilità sociale ed ambientale.
Sul fronte della governance vengono proposte: nuove modalità di relazioni industriali nell’ottica della responsabilità sociale d’impresa; sgravi contributivi per chi assume contro le delocalizzazioni; la promozione di interventi di welfare aziendale, come i nidi aziendali o convenzioni per i dipendenti, servizi per la conciliazione di vita e lavoro, la flessibilità degli orari. Come progetto di sostegno alle imprese sono stati proposti la ‘Borsa-incubatore di idee e di imprese’ per creare nuova impresa e nuovi prodotti; un protocollo condiviso di criteri tecnici nei bandi di lavori pubblici per favorire nuovi impieghi della piastrella per l’esterno e l’arredo urbano; nuove forme di microcredito che supportino la progettualità di giovani.
Il settore della formazione può essere potenziato con corsi di aggiornamento su competenze mirate richieste dalle imprese locali (energy manager, posa, promozione, post-vendita). Fra le diverse proposte del marketing territoriale una riveste particolare interesse ed è il coordinamento del sistema museale di distretto e dei contenitori storico-artistici, traino con turismo dei “motori”.