Gli infortuni sul lavoro in provincia di Modena tra il 2004 e il 2008, ultimi dati disponibili, sono calati in modo costante, in particolare nei settori più a rischio, dove si sono concentrate maggiormente le attività di prevenzione, con una riduzione netta nel settore dell’agricoltura dove però gli infortuni sono connotati da una maggiore gravità.

Il Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, curato nei mesi scorsi dall’Azienda Usl e dall’Inail, precisa che nel 2008 sono stati denunciati 23.473 infortuni a Modena (erano 23.963 nel 2007) e, sulla base dei dati Inail aggiornati al 31 ottobre 2009, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni ne ha indennizzati 13.642. Negli ultimi cinque anni (dal 2004 al 2008) si è confermata la tendenza alla diminuzione sia nel settore industria e servizi, dove li eventi denunciati calano di circa il 12 per cento passando da 23.706 a 20.823; sia nel settore agricoltura dove passano dai 1.241 del 2004 agli 832 del 2008.

Gli infortuni mortali nel 2008 sono stati 13. In sei casi si è trattato di infortuni in itinere o di incidenti stradali in genere mentre gli altri sono accaduti effettivamente in occasione e nei luoghi di lavoro, quasi tutti (cinque su sette) nel settore agricolo. I settori a maggior frequenza infortunistica sono, in ordine decrescente, il minerario-ceramico, le lavorazioni del legno, l’edilizia e i trasporti. Quelli a maggior gravità sono invece l’edilizia, le lavorazioni del legno, i trasporti, il minerario-ceramico e le lavorazioni agricole.

Progetto a sostegno delle piccole e medie aziende

Assistere le imprese modenesi nell’applicazione della norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro e nel migliorare i livelli di sicurezza, rispondendo tempestivamente ai loro bisogni attraverso indicazioni semplici e concrete e la condivisione di buone prassi. È questo l’obiettivo del progetto “A Modena la sicurezza sul lavoro, in pratica” che ha preso il via mercoledì 15 settembre con la firma della convenzione tra tutti i soggetti partecipanti. Partendo dall’esigenza di aiutare soprattutto le piccole imprese a risolvere i problemi legati all’applicazione delle misure per la sicurezza dei luoghi di lavoro, hanno aderito al progetto la Provincia e il Comune di Modena, Inail, Azienda Usl, Direzione provinciale del lavoro (Dpl), Università di Modena e Reggio Emilia, Lapam, Cna, Confindustria, Confindustria ceramiche, ConfapiPmi, Legacoop, Confcooperative, Confesercenti, Collegio dei geometri e Ordine degli ingegneri, associazione dei geometri liberi professionisti.

Gli infortuni sul lavoro in provincia di Modena negli ultimi anni sono calati in modo costante, una tendenza che va ulteriormente rinforzata, spiega Francesco Ori, assessore provinciale al Lavoro anche «aiutando le imprese modenesi ad applicare le regole per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati, con l’auspicio di trasformare l’esperienza modenese, che si avvale dell’esperienza e del sostegno in particolare degli esperti di Inail e Asl, in linee guida di valenza nazionale».

Anche da parte del Comune di Modena si mantiene alta l’attenzione sul fenomeno degli incidenti sul lavoro che, come ricorda Antonino Marino, assessore comunale alle Politiche per la sicurezza, «è un problema che tocca tutti gli ambiti produttivi. È quindi importante sostenere e sviluppare una rete come questa per diffondere le buone pratiche».

Il progetto è gestito da un comitato tecnico scientifico composto da esperti di università, Inail, Azienda Usl e Dpl, e da tecnici delle associazioni di categoria. Sarà attuato attraverso la costituzione di una comunità tra le imprese per la condivisione delle buone pratiche; laboratori tecnici di sperimentazione per la soluzione dei problemi più complessi presentati dalle aziende; gruppi di lavoro di studenti universitari, principalmente di Ingegneria meccanica e ambientale ma aperti a studenti di tutte le discipline; workshop di approfondimento dei temi programmati annualmente.

«Si tratta di un progetto innovativo e complesso – spiega Antonio De Filippo, direttore di Inail Modena – perché gli argomenti sono molteplici, gli obiettivi ambiziosi e numerosi i soggetti coinvolti. Ma questi sono anche punti di forza da indirizzare allo studio e alla ricerca di indicazioni concrete ed efficaci da applicare nelle aziende per assicurare migliori livelli di sicurezza per i lavoratori».

Il programma del primo anno di attività prevede l’elaborazione di indicazioni per la predisposizione del Documento di valutazione dei rischi, del Documento unico di valutazione dei rischi interferenti, del Modello di organizzazione e gestione e del Sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, oltre a un documento di sintesi per la condivisione di buone prassi per la qualificazione dei fornitori.