Tante polemiche riguardanti il tema sicurezza sollevate dall’interrogazione del Pdl all’Unione dei comuni Tresinaro-Sechia, come riportato oggi sulla stampa locale. Il Sindaco di Casalgrande e Presidente dell’Unione Andrea Rossi interviene sull’argomento, precisando quanto segue:
“Se ho la fortuna di tagliare nastri, lo devo al fatto che ho ottenuto un consenso popolare necessario per arrivare ad amministrare un comune. Mi dispiace che purtoppo Pagliani non possa vantare analoghi consensi, dato che si è candidato da diversi anni vanamente a vari ruoli istituzionali. In questa vicenda -spiega Rossi- si continuano a confondere quelli che sono i ruoli e le funzioni spettanti alle varie forze dell’ordine in campo, ed è troppo facile ricercare all’interno delle amministrazioni comunali la responsabilità di un mancato controllo del territorio, quando sono proprio le amministrazioni stesse di questi stessi territori che stanno continuando a investire in quell’edilizia militare, la cui spesa spetterebbe ad altri soggetti.
E’ davvero troppo facile continuare ad attaccare gli enti locali, quando i vincoli imposti dalle normative relativamente al patto di stabilità non ci consentono di assumere: mi sorprende che questo a Pagliani sfugga, sapendo bene che Castellarano per fornire un servizio alla sua comunità non ha rispettato il patto di stabilità per farsi carico dei costi di una scuola -prosegue il primo cittadino- e tra le conseguenti sanzioni abbia dovuto subire quella del blocco del personale. E’ troppo facile parlare di sicurezza quando saranno oltre 9.000 gli agenti che verranno a mancare nelle forze dell’ordine nei prossimi mesi, uniche forze preposte al controllo del territorio.
E’ troppo facile parlare di Sassuolo, quando l’azione di controllo avviene all’interno dei parchi cittadini, in una situazione molto dissimile alla nostra che non presenta certe problematiche, almeno fino a oggi. Sicuramente -conclude il sindaco- la vicinanza al lavoro della polizia municipale non la si ottiene marcando la loro presenza durante i servizi notturni.
E’ davvero troppo facile puntare il dito sugli enti locali quando c’era chi si è candidato al governo del paese con lo slogan “più sicurezza per tutti”, e la sicurezza doveva essere uno dei primi punti da risolvere. Si fa una politica della finta sicurezza ricorrendo a un approccio demagogico come quello delle ronde, mera iniziativa di immagine che non ha ottenuto successo, dato che a livello nazionale pare vi siano state solo sette richieste.
I cittadini chiedono un territorio accogliente, strade più illuminate, città più forti, comunità locali presenti, una giustizia che funzioni. E cosa abbiamo avuto dal governo? 13 miliardi e mezzo di tagli agli enti locali, i tagli alla difesa per 1,2 miliardi e inoltre la chiusura di commissariati, la diminuzione delle volanti sul territorio e l’abbassamento alla lotta all’immigrazione clandestina. Il governo taglia un settore vitale come quello della sicurezza, facendo pagare prezzi pesanti in termini di risorse. Pagliani non faccia a noi la morale su un tema sul quale a livello centrale si è totalmente declinata la responsabilità politica, scaricandola sui Comuni oggetto di drammatici tagli”.