“Bologna non coincide con la Festa dell’Unità, così come la festa del PD non rappresenta la possibile coalizione del centro-sinistra che dovrebbe candidarsi a governare la città.

Forse in quella sede, (in modo curioso ma, ciascuno decide per sé) il PD ha scelto il suo candidato alle primarie di coalizione, ma non certo il candidato “della città”.

Cevenini è una persona seria, ma non è il candidato della coalizione e le sue 11000 preferenze prese in città non sono sufficienti per dare per scontato l’esito delle primarie.

La coalizione del centro-sinistra deve ancora avviare la discussione sulle linee programmatiche e sulle modalità di svolgimento delle primarie, e il PD, maggiore partito della coalizione, deve dare l’esempio di “rispetto” non confondendo le proprie scelte con quelle delle altre forze politiche.

Ma ancor di più la sinistra bolognese che crede nel suo ruolo di governo deve essere coerente con alcuni obiettivi di fondo, come si è fatto in Puglia con la candidatura di Vendola: lavorare per una coalizione di centro-sinistra vincente; rafforzare la sinistra per il riequilibrio delle forze nella coalizione stessa, sola condizione reale per attuare un programma di governo partecipato, socialmente avanzato, di tutela del bene comune e per la trasformazione ecologica dell’economia.

Per questi obiettivi, senza velleitarismi e subalternità, credo che non si possa essere spettatori di questa battaglia, ma si debba partecipare con decisone per incidere sulle scelte per il futuro di Bologna: a questo punto, dopo la festa dell’Unità, le primarie di coalizione, con più candidati e anche della sinistra, sono una opportunità utile nella mani dei cittadini che amano questa città e vogliono operare per la sua rinascita”.

(Ugo Mazza dell’esecutivo di SEL Bologna)