Dai 1500 dello scorso anno ai 1220 attuali: nel bando per il Servizio civile nazionale 2010, che apre oggi, per l’Emilia-Romagna si contano circa 300 posti in meno. Che, concretamente, significa 300 giovani in meno al servizio della comunità.
“Non c’è assoluta volontà da parte del governo di sostenere quest’esperienza – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali della Regione Teresa Marzocchi -: basta dare uno sguardo alle risorse destinate al Fondo nazionale per il servizio civile, che sono state ulteriormente ridotte”. Si è passati infatti dai 266 milioni di euro per il 2008 ai 211,4 del 2009, ridotti a 170,2 milioni circa per il 2010, con la previsione di un ulteriore calo a 125,6 milioni nei prossimi due anni. “Anziché investire sul servizio civile – continua l’assessore – il governo preferisce destinare risorse, come ha fatto con la manovra finanziaria, per la ‘mini-naja’. Questo non è accettabile”.
Il Servizio civile nazionale “è un investimento sulle giovani generazioni – prosegue l’assessore – , che sa proporre esperienze improntate ai valori della solidarietà sociale, della partecipazione civica, dell’autodeterminazione del cittadino, della giustizia sociale, della pace. Insieme a tutte le altre Regioni abbiamo condiviso un documento con cui chiediamo di costituire un tavolo istituzionale per confrontarci sulle linee comuni di riforma e di valorizzazione del sistema del Servizio civile nazionale. Nel frattempo, chiediamo prima di tutto al governo di destinare ogni anno le risorse necessarie per garantire un numero minimo di 40.000 giovani”.
Sono pronti anche i progetti per il Servizio civile regionale (e in via di pubblicazione gli avvisi pubblici provinciali) per i cittadini stranieri e comunitari: possono partecipare alla selezione i giovani che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, residenti in Emilia-Romagna e in possesso di permesso di soggiorno. “Siamo stati la prima Regione in Italia – ribadisce l’assessore Marzocchi – ad aver aperto il Servizio civile regionale ai cittadini stranieri: un canale in più per favorire un percorso di dialogo, confronto, arricchimento reciproco e integrazione”. Inoltre, conclude l’assessore, “i posti disponibili per il 2010 – a cui la Regione assegna complessivamente oltre 500mila euro – sono 130: +21,5% rispetto allo scorso anno”. I progetti variano da provincia a provincia, si differenziano oltre che per disponibilità di posti (Bologna 24 posti, Ferrara 14, Forlì – Cesena 11, Modena 25, Parma 12, Piacenza 6, Ravenna 13, Reggio Emilia 13, Rimini 12) anche per durata (10 oppure 11 mesi) e orario di servizio (20 – 25 ore settimanali) a cui è rapportato proporzionalmente l’assegno di Servizio civile regionale: rispettivamente di 288 euro lordi mensili per chi svolge un servizio di 20 ore settimanali, oppure 360 euro lordi mensili (servizio di 25 ore settimanali). Tutto ciò è indicato nel progetto. Le domande d’accesso vanno presentate direttamente agli enti titolari dei progetti entro la data indicata nell’avviso pubblico prodotto da ogni singolo Coordinamento provinciale degli enti di servizio civile (Copresc). Per maggiori informazioni è sempre attivo il numero verde della Regione dedicato al servizio civile: 800507705.