Per la Confartigianato la provincia di Ravenna è quella in cui, in Italia, la pubblica amministrazione favorisce di piu’ l’attivita’ imprenditoriale. Ma anche la maggiore parte delle città emiliane entrano nella top ten della Confartigianato, che ha misurato per ogni provincia la qualità di alcuni servizi pubblici, necessari per avviare e gestire un’attività imprenditoriale. Seconda è la provincia di Reggio Emilia, seguita da Rimini (quarta), Forlì’- Cesena (5/a), Modena (7/a), Piacenza (decima).
“La ricerca dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che posiziona sei delle province dell’Emilia-Romagna tra le prime dieci nella classifica del minor peso burocratico sulle imprese, è per noi motivo di soddisfazione. La fonte, certamente autorevole, ha misurato proprio la qualità dei servizi pubblici necessari per avviare e gestire l’attività imprenditoriale e fa seguito alle ricerche del Centro Studi Einaudi che hanno più volte confermato che l’Emilia-Romagna è la regione italiana con più libertà di impresa” – ha commentato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli.
“In questa fase economica la priorità è per noi quella di salvare il lavoro, assicurando al contempo ogni sforzo per dare più competitività alle imprese in particolare, supportando quelle che vogliono fare ricerca, aggiornarsi ed innovarsi. In questo senso, alleviare i carichi burocratici ed assicurare una pubblica amministrazione di qualità, che è al fianco delle imprese e non le grava di oneri burocratici, è fondamentale. I dati Confartigianato sono un ulteriore stimolo per un impegno che proseguirà nei prossimi mesi ed anni”.