Un 49enne medico di Grumolo delle Abbadesse (Vicenza) è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Vicenza per interruzione volontaria della gravidanza in struttura non idonea, falso ideologico e favoreggiamento della prostituzione. L’uomo, un ginecologo, in servizio all’ospedale di Arzignano, sempre nel vicentino, avrebbe allestito in casa sua un piccolo ambulatorio dove sostanzialmente operava aborti clandestini. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’abitazione veniva utilizzata come una sorta di ospedale: le donne venivano per terminare gravidanze indesiderate, il medico interveniva, si liberava dei feti gettandoli nello scarico del bagno, e, in caso di complicazioni, ospitava le pazienti in casa. In base a quanto scoperto dai Carabinieri ogni intervento costava fino a 1500 euro.

Esprime sdegno per la vicenda l’assessore veneto alla Sanità, Luca Coletto. ”Oltre al grave reato di interruzione della gravidanza in violazione della legge 194, si aggiunge l’orrore delle modalità con cui questa pratica sarebbe stata compiuta”, sottolinea in una nota. “Concluso il lavoro della magistratura – afferma – una punizione esemplare dovrà essere comminata a chi, abusando della professione e del ruolo svolto in una struttura pubblica, ha messo a rischio la vita di tante donne per poche centinaia di euro”.

Fonte: Adnkronos