L’azienda, in cassa integrazione ordinaria dal dicembre 2009, a causa dell’aggravarsi della situazione aziendale e del perdurare della crisi del settore delle costruzioni, ha deciso di cessare l’attività attraverso la liquidazione volontaria.
Per i 33 lavoratori rimasti in forza, si è avviata la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria, l’incontro in provincia per l’esame congiunto si è tenuto presso la sede della Provincia di Modena il 30 luglio scorso.
Attraverso il ricorso alla CIGS a zero ore e fino ad aprile 2011 si cerca di attenuare l’effetto della perdita dell’occupazione per lavoratori già provati da un lungo periodo di cassa ordinaria e da pagamenti di stipendi avvenuti, nel corso di questi mesi, con acconti in funzione delle disponibilità economiche dell’impresa. Il tentativo di salvare l’impresa portato avanti in questi mesi, dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali si è arenato di fronte alla decisione di liquidare l’impresa da parte dei soci Piccolo e Cantile. Per i lavoratori, nell’incontro in provincia, abbiamo sollecitato l’impegno dell’impresa e dell’ANCE a favorire il ricollocamento attraverso il trasferimento di lavoratori in altre imprese dell’area e del settore, a predisporre percorsi formativi volti alla riqualificazione e l’utilizzo della procedura di mobilità volontaria per favorire la rioccupazione.
La crisi che si è abbattuta sul settore delle costruzioni a Modena ha dunque fatto un’ennesima vittima, in questo caso forse favorita da un’intrinseca debolezza dell’impresa, cresciuta molto in fretta e altrettanto repentinamente, e in parte anche incomprensibilmente, arrivata al capolinea.
Nella ripresa post-feriale, auspico che il dibattito intorno allo stato di salute dell’economia locale, veda finalmente un impegno straordinario e congiunto, delle organizzazioni sindacali, imprenditoriali, della politica e dell’amministrazione per una terapia efficace che scongiuri l’ulteriore degradarsi dell’intero comparto delle costruzioni modenese.
(Fillea Cgil Modena, Segretario Generale, Sauro Serri)