Aveva base a Bologna l’organizzazione specializzata in furti su commissione di moto di grossa cilindrata da destinare poi all’Ucraina, che e’ stata sgominata dalla squadra mobile di Firenze con la collaborazione dei colleghi di Bologna. Sei i fermi eseguiti, tutti cittadini ucraini, per furto e ricettazione. Altre due persone, sempre ucraine, sono ricercate. Almeno una ventina i colpi messi a segno tra Firenze, Bologna, Chiavari e Genova.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della sezione antirapina della mobile fiorentina, i componenti della banda giravano le citta’ del centro-nord con un furgone: adocchiavano la ‘preda’, spesso un modello gia’ commissionato dai referenti del mercato in Ucraina, comunque moto di valore come Ducati, Honda e Kawasaki da rivendere poi a prezzi che variavano dai 500 ai 1.200 euro l’una, e la caricavano sul loro veicolo. I mezzi rubati confluivano poi in un magazzino a Bologna, dove venivano smontati forche e retrotreno per rendere cosi’ le moto meno ingombranti. Per ‘esportarle’, venivano caricate su un altro furgone, nascoste tra generi alimentari e vettovaglie. Uno dei furgoni in partenza per l’Est Europa, e’ stato pero’ intercettato lo scorso 9 luglio a Bologna, prima che imboccasse l’autostrada: a bordo c’erano sette moto, due delle quali rubate a Firenze la notte del 26 giugno. Subito sono stati arrestati due uomini e una donna, che viaggiavano sul furgone. Le successive indagini hanno portato all’individuazione di altri cinque ucraini, indicati come componenti della banda. Per tutti e’ stato disposto il fermo: due sono stati bloccati a Bologna, una a Bergamo, mentre altri due, sfuggiti al provvedimento, risultano essere in Ucraina. Secondo gli investigatori, l’organizzazione aveva anche una certa facilita’ a reperire documenti falsi: uno dei ‘capi’, 25 anni, aveva in tasca un passaporto romeno, risultato poi contraffatto.