“Che a Modena vi sia stata negli anni una politica per favorire la grande distribuzione mi sembra un dato oggettivo. Come è inoppugnabile che la stragrande maggioranza delle catene che hanno beneficiato di tale scelta facciano parte di quel mondo cooperativo rosso. Mi pare evidente che in questo grande mare rosso del commercio modenese, ma più in generale emiliano romagnolo, una sigla come Esselunga, che non è nella hit parade delle preferenze delle Amministrazioni di sinistra, abbia sempre avuto vita non facile”.

Così l’On. Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale del PdL e Coordinatore provinciale del partito a Modena.

“Passano gli anni, ma costantemente si ritorna al vecchio e ancora attuale conflitto di interessi tra partito, amministrazioni e coop rosse. Un intreccio che è sotto gli occhi di tutti e da sempre ha condizionato e dominato le scelte amministrative delle città governate dalla sinistra e quindi la vita dei cittadini.

Senza volermi addentrare nel merito delle questioni commerciali, non ci vuole molto a vedere quelli che sono stati, di fatto, gli aiuti alle cooperative rosse ed invece gli impedimenti per tutti gli imprenditori privati. Abbiamo sempre denunciato l’esistenza a Modena, e più in generale in Emilia Romagna, di cittadini di serie A e di serie B. Se avevi la tessera del ‘partitone’ in tasca non c’erano problemi.

La grande anomalia italiana è ancora rappresentata dalla chiara triangolazione perversa tra partito, coop e amministrazioni locali. È ora che anche nelle regioni rosse si spezzi definitivamente questo monopolio che soffoca la libera concorrenza e che troppo spesso rende la democrazia solo un fatto formale”.