Oggi sabato 17 luglio, in città a Modena alle 18.00 presso la stazione meteorologica del torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena, dove ha sede l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la colonnina del mercurio è arrivata a toccare la soglia di 35.9°C (ieri si era fermata a 35.7°C).
Ma, in periferia, al Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena, dove è presente un’altra postazione di rilevamento alle 18.00 il termometro è arrivato alla ragguardevole temperatura di 36.7°C.
Temperature, dunque, che si mantengono roventi e insopportabili anche per l’elevata percentuale di umidità, quasi costantemente intorno al 40-60%, e dalla quasi assenza di vento.
Temperature insopportabili anche la notte se si pensa che in città la minima è stata di 28.3°C (28.7°C il giorno precedente) e in periferia di 23.3°C.
Questa situazione ha accentuato notevolmente l’<indice di disagio>, oggi a lungo molto vicino (27.8) a quel 28.0 che gli esperti indicano come situazione di “afa forte” che, quando viene superato, determina un progressivo deterioramento delle condizioni generali, sia fisiche che psichiche con progressivo aumento, soprattutto oltre il valore di 32, del rischio di colpi di calore.
“Indicativamente – fa sapere Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario – mi sembra che fra domenica e lunedì o martedì passi una perturbazione con possibili temporali, cui si accompagnerà una flessione di 3-5 gradi delle temperature, che comunque si manterranno su valori prossimi o lievemente sopra ai 30. Meglio che niente a patto che i temporali, come potrebbe accadere, non siano forti. All’inizio della prossima settimana possiamo così attenderci un breve sollievo, anche se poi si ricomincerà col gran caldo”.