“Quando si va a vedere perché un problema non viene risolto nei tempi e nei modi giusti, credo sia legittimo partire dalle responsabilità reali”. A margine del convegno che si è svolto oggi a Ravenna su Emilia-Romagna e grandi corridoi transeuropei, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Alfredo Peri è tornato a parlare di E45. “Qui – ha ribadito – c’è un’infrastruttura di proprietà dello Stato e gestita da Anas. Dunque, Stato e Anas devono dirci chiaramente cosa intendono fare, quante risorse vogliono mettere, e con quali tempi. Questo vuol forse dire chiamarsi fuori? No, anche perché noi stiamo facendo la nostra parte, su ciò che ci compete. A noi interessano i dati reali, che sono questi: dal 2002 al 2010, abbiamo assegnato complessivamente alle nove Province oltre 500 milioni di euro per interventi sulla rete viaria di interesse regionale. A questa cifra vanno aggiunti altri 125 milioni di euro che, dal 2001 al 2010, abbiamo destinato solo per la manutenzione straordinaria delle strade. Ma non è finita qui, perché ci sono poi gli oltre 63 milioni di euro, tra contributi regionali e statali, per rendere più sicura la rete viaria dell’Emilia-Romagna”.

Peri ha ricordato inoltre che la Regione “contribuisce agli oneri di manutenzione dei tratti paralleli all’E45, come la strada provinciale 71, dove transita il traffico deviato a causa dei cantieri che vanno avanti a rilento. Per la strada provinciale 71 abbiamo già speso – tra Regione ed enti locali – 20 milioni di euro; e continuiamo a spendere, dal momento che sono in arrivo altri 300 mila euro”