Il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, ha aperto questa mattina all’aula magna dell’università la presentazione del Progetto Europeo Rels, progetto innovativo per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti associata alla produzione delle energie rinnovabili e il recupero energetico nei parchi nazionali.
Il progetto vede coinvolti con il Comune di Reggio e Università Modena e Reggio Emilia- Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, il Parco Nazionale delle Cinque Terre, la Provincia di Cosenza, Enia. Erano presenti infatti il prorettore Luigi Grasselli, il direttore del Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria Mauro Dell’Amico, la dirigente del Sistema Bibliotecario di Ateneo Maria Raffaella Ingrosso, il direttore scientifico della Biblioteca Andrea Ginzburg, Pinuccia Montanari assessore all’ambiente a Genova e rappresentante dell’Università di Modena e Reggio, Alberto Bellini, professore del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, coordinatore scientifico del progetto.
“Iniziamo insieme un percorso di lavoro per lo studio e la realizzazione di un innovativo sistema a ridotto impatto ambientale per la gestione dei rifiuti – ha affermato il sindaco Delrio – Questo progetto coniuga le bellezze naturali, con le energie rinnovabili, la ricerca e l’economia della conoscenza. Ci auguriamo che possa essere un ‘prodotto’ attraente anche per altri territori”.
“Il Comune di Reggio Emilia – ha continuato Delrio – da tempo promuove azioni che consentano alla nostra città di contribuire al raggiungimento dei più importanti obiettivi europei in termini di sostenibilità ambientale, riduzione dei rifiuti, efficienza energetica e lotta al cambiamento climatico, grazie anche al lavoro svolto nella passata legislatura dall’assessore Montanari. La città di Reggio Emilia ha raggiunto numerosi primati, come quello sulla raccolta differenziata che coinvolge oggi circa 50mila abitanti. Continuiamo a lavorare in questo senso. La nostra azienda Enìa ha decuplicato in due anni l’investimento nelle fonti rinnovabili passando dai 2 milioni di euro nel 2008 a 27 milioni di euro nel 2009, con ricadute economiche importantissime sul territorio. Un indirizzo che ha trovato conferma anche nella fusione con le società di Genova e Torino, che prevede un piano ingente di 200 milioni di euro di investimento nelle rinnovabili”.