I cittadini di Formigine hanno già un’idea ben precisa di cosa succederà in Via Gramsci se si materializzerà la decisione dell’Amministrazione Comunale di realizzare proprio lì il primo sottopasso ferroviario del Comune.
Ormai è sulla bocca di tutti: NO AL “SOTTOPISCIO” DI VIA GRAMSCI. La nuova denominazione non poteva essere più immediatamente significativa ed evocativa.
La rivolta contro il SOTTOPASSO ha raccolto in appena alcuni giorni, centinaia di firme spontanee dei formiginesi, già ufficializzate al Comune, che al momento pare abbia promesso un incontro con il comitato dei cittadini.
Temiamo che sarà un dialogo tra sordi e lo scontro sarà frontale.
E’ già avvenuto in Consiglio Comunale quando è stata bocciata la proposta delle minoranze di stralciare il sottopasso dalla delibera di novembre che lo ha autorizzato; e lo scontro si è ripetuto nella successiva riunione del Consiglio di Frazione.
Vorremmo qui ricordare che nella campagna elettorale dell’anno scorso per le Comunali, nei cartelloni della LISTA CIVICA PER CAMBIARE compariva a grandi lettere:
“SALVIAMO VIA GRAMSCI – PATRIMONIO DELL’UMANITA’ FORMIGINESE”.
Purtroppo il grido d’allarme è stato sottovalutato ed il risultato è che si sono fatte le scuole nell’unico bosco di Formigine, abbattendo le oltre 300 piante di Via Gramsci; ed ora è in atto il secondo attacco mortale alla strada più caratteristica di Formigine, in pieno centro storico.
Il sottopasso pedonale di Via Gramsci, già soprannominato “sottopiscio” , servirà solo a rendere “bruttissima” la principale via di passeggio e relax del paese.
Ora c’è un’armonia paesaggistica che verrà deturpata da barriere a raso, scivoli e muri di cemento, che saranno come un pugno in un occhio rispetto alle siepi ed al verde caratteristico dell’area.
C’è poi la drammatica frattura che si accentuerà, tra le due parti del paese martoriato dalla ferrovia. Non vorremmo proprio arrivare a vedere le tante biciclette di anziani o bambini piccoli arrancare sulle rampe.
Un sottopasso ciclo-pedonale! Che idea balzana!
E’ più il danno che l’utile.
Una bicicletta o un pedone, anche se sta fermo 2 minuti in attesa che si alzino le sbarre, micca muore, può sempre salutare con la manina come si è sempre fatto prima dell’era tecnologica; e soprattutto non inquina mortalmente come fanno invece la auto in fila su Via Pascoli o in Via Ferrari, gli unici due varchi che resteranno.
Per non parlare della mancanza di sicurezza che tutti questi sottopassi creano.
Tutti diffidano di passare alla sera o di notte, in luoghi angusti, poco frequentati, senza via di fuga o possibilità di essere ben in vista.
Ma quali ciclo-pedoni! Da li sotto alla sera non passerà più nessuno! Gran bel risultato.
E infine il costo!!!
Ma cari Amministratori vi sembra possibile spendere 600.000 euro per una cosa inutile e dannosa? Ed i costi di gestione che ci saranno poi tutti gli anni? Manutenzione, pompe sommerse, espurghi, pulizie, illuminazione, cineprese, ecc. ecc.
Non è bene buttare i soldi dalla finestra ed è invece un obbligo morale usarli al meglio.
I cittadini hanno ragione! Sarebbe bello ascoltarli ogni tanto.
Intanto informiamo i formiginesi che nella seduta del 29 aprile del Consiglio Comunale verrà discussa una mozione presentata da tutte le opposizioni per FERMARE IL SOTTOPASSO.
Fatti non “chiacchiere da caffè”.
E ad ognuno le sue scelte e responsabilità.
(Lista civica per Cambiare Formigine, Paolo Bigliardi)