A quanto si è appreso dalla stampa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena si appresterebbe a cedere 100 milioni di azioni Unicredit per un controvalore di 214 milioni di euro.
“È una notizia che allarma – è stato il commento di Daniela Ascari, vicepresidente di Confapi pmi Modena – Vediamo in questa operazione, qualora venisse confermata, il prevalere di una logica finanziaria, nonostante le amare lezioni degli anni scorsi, quando la stessa Fondazione ha perduto 50 milioni di euro che erano stati investiti nella Lehman Brothers, rispetto agli interessi e alle esigenze del territorio e dell’economia”.
“Vendere azioni Unicredit, passando dal 3.17% delle quote azionarie al 2.40% – ha proseguito Ascari – porterebbe Modena ad essere meno rilevante all’interno delle strategie di questa grande banca, sfavorendo l’imprenditoria locale e rendendo ancora meno agevole il ricorso al credito. Confapi pmi Modena si rivolge perciò alle Istituzioni che esprimono il Consiglio di indirizzo e il Cda della Fondazione affinché riflettano attentamente su quali siano le scelte più proficue per il territorio rivedendo una decisione che, qualora confermata, potrebbe avere effetti fortemente negativi sull’economia del Modenese”.