Continuano i ritardi nel pagamento dei salari e stipendi ai 200 dipendenti della ceramica Opera di Camposanto. Per questa ragione i sindacati Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uilcem-Uil e le rsu hanno proclamato un pacchetto di 24 ore di sciopero. La prima fermata avverrà martedì 27 aprile: oltre ad astenersi dal lavoro, le maestranze terranno in mattinata un presidio davanti all’azienda e nel pomeriggio presso la sede di Confindustria Modena. «Vogliamo denunciare le difficoltà vissute dai lavoratori di questa importante azienda dell’Area Nord – affermano i sindacati – C’è una pesante situazione finanziaria, conseguente all’assenza di liquidità che si protrae da mesi. Nonostante i recenti investimenti che hanno ammodernato gli impianti e reso l’azienda più efficiente e competitiva, manca un adeguato e solerte sostegno da parte delle banche. Come sempre avviene in questi casi, a pagare il prezzo più alto sono i dipendenti che pure, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno dimostrato in questi mesi un forte senso di responsabilità garantendo la continuità della produzione nonostante il mancato pagamento delle retribuzioni degli ultimi mesi e i forti ritardi registrati nei mesi precedenti».
Nelle intenzioni di Femca-Filctem-Uilcem, la protesta organizzata per martedì prossimo 27 aprile serve a segnalare a tutte le parti sociali e alla collettività, in particolare agli istituti di credito, che è necessario intervenire per affrontare una situazione non più sostenibile. Per i sindacati Opera è un’impresa che, nonostante le attuali difficoltà, rappresenta comunque un punto di riferimento per i propri clienti e una determinata fascia di mercato. «Siamo certi che, una volta ritrovata la stabilità finanziaria, Opera sarà un’azienda competitiva in grado di assicurare tranquillità occupazionale alle sue maestranze. Per questo – concludono i sindacati e le rsu – sollecitiamo l’attenzione di tutte le parti coinvolte nella ricerca di una soluzione positiva della vertenza».