Alloggi pubblici, servizi sociali, educativi e assistenziali, contributi per l’affitto, integrazione del reddito, assistenza sanitaria nelle carceri, recupero di prodotti alimentari da ridistribuire a chi ne ha bisogno. Ammontano a oltre 20 milioni di euro le risorse destinate a interventi contro la povertà e la crisi economica.

Il reddito familiare medio dei modenesi è passato da 22 mila 960 euro nel 2002 a 24 mila 600 euro nel 2006, con un aumento del 7%, più elevato del 40% rispetto alla media nazionale e del 18% rispetto alla media del Nord-Est. La distribuzione del reddito però è peggiorata, accentuando le differenze tra le famiglie più povere e quelle più ricche.

La linea di povertà a Modena per una famiglia unipersonale è di 13 mila 163 euro all’anno (2006). Sulla base di questo dato, nel 2006 risultava povero il 15,6% delle persone, a fronte del 13,6% del 2002. Quasi il 63% delle persone in disagio vive in famiglia in una coppia con figli, il 15% vive solo, il 12,7% in coppia senza figli. Il rischio di povertà risulta più elevato tra famiglie con figli minorenni e con almeno due bambini (26,4%), seguite dai nuclei monogenitoriali (24,1%).

A causa della crisi, negli ultimi 18 mesi è aumentata la povertà legata alla perdita di lavoro e alla riduzione del reddito. In particolare, nel 2009 si sono registrate 1849 persone in stato di disoccupazione, il 76% (804 persone) in più rispetto al 2008; 1580 lavoratori iscritti alle liste di mobilità, 656 in più (+71%) dell’anno precedente, e altri 1050 lavoratori che sono entrati durante l’anno nelle lista di mobilità, il 114,7% in più (561 persone) rispetto al 2008.

Gli sfratti nel territorio comunale, inoltre, sono stati 1467, di cui l’87,6% per morosità, in crescita rispetto al passato (nel 2007 sono stati 682).

Oltre 42 milioni per famiglie, minori e giovani

Nidi d’infanzia, integrazione scolastica, attività dei pediatri di libera scelta e azioni del settore di Neuropsichiatria infantile. E ancora coinvolgimento delle famiglie nella gestione dell’offerta formativa, attività del Centro per le famiglie, Comunità madre-bambino. Per i giovani servizi di ascolto, attività musicale e Servizio civile volontario. Ammontano a oltre 42 milioni di euro le risorse destinate nel 2010 a interventi in sostegno delle famiglie, a tutela dei minori e a favore dei giovani.

Cresce il numero delle famiglie rispetto al passato (82 mila 935), in particolare quelle uni personali che rappresentano il 37% del totale. Calano, invece, quelle con tre o più componenti, pari al 33,9%.

I minori sono il 15,7% della popolazione residente, anch’essi in aumento. In particolare, cresce la fascia fino ai 13 anni, mentre risulta stazionaria o in calo quella dai 14 ai 18 anni.

I giovani tra i 15 e i 24 anni sono16 mila 170, in aumento rispetto al 2008, ma un dato ancora distante da quello del 1996 (20 mila 515). La classe di età tra i 15 e i 19 anni comprende il 49% dei giovani, mentre la fascia 20-24 anni costituisce il 51%. Nel 2009 i maschi sono il 52,5% del totale, le femmine il 47,5%.

Per anziani e disabili case protette e assistenza a casa

Assistenza in case protette o in residenze sanitarie abitative, assistenza domiciliare, centri diurni, sostegni economici come l’assegno di cura. Ma anche interventi a favore di disabili e per la salute mentale. Ammontanto a oltre 60 milioni di euro le risorse destinate ad anziani e disabili.

La popolazione anziana a Modena nell’ultimo decennio è sensibilmente aumentata in termini assoluti, mentre in percentuale registra una lieve diminuzione anche grazie all’aumento complessivo della popolazione e delle fasce di età più giovani. Nel 2009 sono 41 mila 315 gli anziani con più di 65 anni, pari al 22,5% del totale e prevalgono le donne (58,8%). Aumenta la popolazione ultrasettantacinquenne (13,3% della popolazione), la classe tra i 65 e i 74 anni è stabile (11%). La speranza di vita alla nascita è in crescita e pari nel 2007/8 a 80 anni per i maschi e 84,3 per le femmine. Il 37,5% degli ultrasettantacinquenni vive solo. Nel 2006 oltre 3 mila 200 anziani con più di 65 anni hanno ricevuto l’indennità di accompagnamento e invalidità al 100%. Si stimano essere oltre 5 mila gli ultrasessantacinquenni con difficoltà nello svolgere le comuni attività della vita quotidiana, circa 1700 quelli con disabilità severa o completa, e oltre 2 mila 300 quelli affetti da Alzheimer.

La disabilità grave nel Comune di Modena al di sotto dei 60 anni di età riguarda lo 0,3% della popolazione residente, circa 600 persone. Di queste il 60% sono maschi e il 40% ha un’età compresa tra i 19 e i 30 anni. Gli utenti adulti che hanno usufruito di servizi socio-sanitari nel 2009 sono stati 519, con un costante aumento nel corso degli ultimi anni. Sono invece 2 mila 500 i disabili in età minorile seguiti dalla neuropsichiatria infantile. Il 45% ha disturbi neuropsicologici, il 26% psichiatrici, il 20% neurologici e il 9% presenta un ritardo mentale.

Salute e sicurezza dalla casa al cantiere

Assistenza farmaceutica, spesa per i medici di base, assistenza specialistica ambulatoriale, servizi di continuità assistenziale. Ma anche tutela, cura e riabilitazione delle persone a dipendenza patologica, interventi sulla sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, attività di prevenzione negli ambienti di lavoro.

Le risorse destinate a salute, dipendenze, sicurezza stradale e domestica ammontano a oltre 70 milioni di euro.

Nel distretto di Modena le principali cause di morte per donne e uomini sono le malattie al sistema circolatorio (rispettivamente il 57,5% e 42,5% sul totale dei decessi per tale causa) e i tumori (47% e 53%), che complessivamente risultano in aumento (in particolare quelli a prostata, pancreas e colon, mentre quelli a stomaco, mammella, laringe e polmone sono in calo). La sopravvivenza in caso di tumore risulta in crescita. Le donne sono, inoltre, particolarmente fragili per quanto riguarda i disturbi psichici (66,4% contro il 33,6% degli uomini).

I tossicodipendenti seguiti dal Sert a Modena nel 2008 sono stati 450, in prevalenza di maschi (78%, dati 2008), segnando una leggera flessione del fenomeno nel periodo 1998-2008. Prevalgono gli utenti che fanno uso di eroina (85%), in crescita rispetto al passato. Gli utilizzatori di cannabis sono il 4,8%, mentre la cocaina è all’8,2%. Residuale l’uso di ecstasy e di altre sostanze. Tra i nuovi utenti del Sert sono in aumento coloro che hanno diploma di maturità e laurea, mentre è abbastanza stabile la quota di nuovi utenti che svolge attività lavorativa regolare o saltuaria. In leggero aumento anche l’età degli utenti.

Nel 2009 gli incidenti stradali sono stati 1384 (di cui l’86% in area urbana), i feriti 1832 e 12 i decessi. Rispetto al 2001 c’è un calo del 22% dei sinistri e del 57% dei decessi. E’ però aumentato rispetto al passato il numero di ciclisti e pedoni coinvolti in incidenti.

Dal 2001 al 2008 sono diminuiti gli infortuni sul lavoro, per un totale di 4 mila infortuni, 3 decessi e 128 invalidi permanenti. Nel 2009 non ci sono stati infortuni mortali. Gli infortuni stradali rappresentano circa il 19% degli infortuni sul lavoro.

Due milioni di euro per immigrati e lotta alla tratta

Sono di oltre 2 milioni di euro gli investimenti a favore della lotta alla tratta e della piena integrazione di persone straniere. A Modena gli immigrati sono quasi 25 mila, pari al 13,6% dei residenti e in crescita rispetto al passato. In particolare, aumenta il numero di immigrati europei (42,3%) e le nazionalità maggiormente presenti sono quelle di Marocco, Romania, Ghana, Filippine, Albania, Ucraina, Tunisia, Moldavia, Turchia, Nigeria e Cina. Cresce inoltre la componente femminile. Nel 2007 gli avviamenti al lavoro di cittadini non comunitari sono stati oltre 13 mila, con un aumento del 25,4% rispetto al 2004, e principalmente nel settore dei servizi (56,9%).