Contro la zanzara tigre il Comune di Modena “recluta” quest’anno anche i pipistrelli e installa venti nidi artificiali, o “bat box”, in undici cimiteri, negli spazi di 3 scuole non frequentati da bambini e a Palazzo Comunale. I “mammiferi della notte”, infatti, sono predatori naturali che riescono a divorare dai 1500 ai 2000 insetti ogni notte. I nidi saranno posizionati in ambienti individuati con cura in luoghi tradizionalmente frequentati dai pipistrelli; l’obiettivo è consentire ai chirotteri di sentirsi al sicuro senza essere disturbati dagli esseri umani, di potersi riprodurre e di allevare i piccoli in tranquillità. L’iniziativa si presta anche a sfatare numerose leggende metropolitane: i pipistrelli non si attaccano ai capelli, non rendono sordi o ciechi, non succhiano il sangue. E se capita di trovarne uno per strada, magari ferito, è consigliabile chiamare il Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” (339 8183676 o 339 3535192) affinché venga accolto e curato da esperti.
“Pochi sanno che nel nostro territorio vi sono circa venti specie diverse di pipistrelli e tutte in diminuzione a causa dei prodotti di sintesi usati in agricoltura”, spiega l’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti. “Con quest’iniziativa, non solo ampliamo le azioni di contrasto alla zanzara tigre promosse a livello regionale, ma proteggiamo la biodiversità di Modena ritrovando un piccolo alleato, bruttino a vedersi, ma inoffensivo e utile nella lotta ai fastidiosi insetti”.
L’iniziativa del Comune affiancherà, infatti, le tradizionali azioni di contrasto alla zanzara tigre suggerite dalle linee guida regionali (www.zanzaratigreonline.it) e confermate da un’ordinanza del sindaco Giorgio Pighi, in vigore dal primo aprile al 31 ottobre, per prevenire un potenziale rischio sanitario. Chi provoca la presenza di focolai di zanzara tigre perchè non adotta le misure di prevenzione suggerite dopo l’accertamento del Centro agricoltura ambiente sarà sanzionato con una multa da 80 a 480 euro. In aprile partirà anche il giro di disinfestazione con larvicidi delle 50 mila caditoie che si trovano nelle strade, nei parchi, nelle piazze, nelle scuole e in altre strutture pubbliche. Riparte inoltre l’azione di sensibilizzazione con distribuzione di prodotti larvicidi ai fiorai, ai gestori e ai volontari che prestano servizio nei cimiteri. Al via anche la campagna informativa rivolta ai cittadini e agli amministratori di condominio affinché adottino comportamenti in linea con l’azione di prevenzione, controllando e trattando opportunamente i ristagni d’acqua nelle aree di proprietà ed anche segnalando situazioni di particolare gravità sul territorio.
ZANZARA TIGRE, DIECI REGOLE DA SEGUIRE
Suggerimenti per contrastare la diffusione dell’insetto
1) Negli spazi destinati a giardino, orto, balcone, terrazzo, eliminare tutti i luoghi dove la zanzara tigre possa deporre le uova.
2) Non abbandonare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua piovana.
3) Svuotare sempre i sottovasi e gli annaffiatoi e non lasciarli con l’apertura rivolta verso l’alto.
4) Mantenere le grondaie libere da ogni ostruzione e trattare con larvicidi i pluviali sottostanti, anche se chiusi.
5) Tenere pulite e fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori di larve di zanzara tigre.
6) Non svuotare nei tombini i sottovasi o altri contenitori.
7) Osservare le disposizioni previste in tutti i cimiteri del Comune di Modena.
8) Utilizzare coperchi o zanzariere ben tese per coprire le cisterne o altri contenitori d’acqua necessari per l’irrigazione.
9) Usare con regolarità i prodotti larvicidi (pastiglie, gocce) nei tombini, nelle griglie di scarico, nei pozzetti di raccolta delle acque piovane, nei pluviali delle grondaie e in tutti i luoghi dove non sia possibile eliminare le raccolte d’acqua. I prodotti si possono acquistare nelle farmacie e nei supermercati a prezzi calmierati.
10) Ogni volta che piove occorre ripetere i trattamenti e svuotare qualsiasi recipiente perchè può diventare incubatore per le uova e, quindi, favorire lo sviluppo delle larve.