«Perché a mio padre non conviene lavorare in nero? Gli danno 50 euro al giorno: se fosse in regola ne prenderebbe la metà»! «Che cosa succede al “capo” di mio padre se qualcuno si accorge che ha lavoratori non in regola»? «Che cos’è il contratto di lavoro»? Queste e altre domande sono state rivolte ai sindacalisti della Cisl dagli studenti della classe 1° E dell’Ipsia Corni di Modena, in visita alla Cisl accompagnati dai docenti Vera Casolari e Filippo Zanetti. L’uscita didattica rientra in un percorso scolastico integrato finalizzato alla conoscenza del territorio e alle strutture al servizio dei lavoratori. «L’incontro è stato richiesto dalla scuola allo scopo di far conoscere ai ragazzi come è organizzato un sindacato e a cosa serve – spiegano Rossana Boni e Pasquale Coscia, i componenti della segreteria provinciale della Cisl che hanno parlato con gli studenti – I ragazzi hanno dimostrato grande interesse e curiosità sui temi del lavoro e sul ruolo del sindacato. Ci hanno posto molte domande sul lavoro irregolare, volevano capire la differenza tra stipendio lordo e netto in busta paga, a cosa servono le trattenute per imposte e contributi. Dall’incontro – proseguono Boni e Coscia – è emersa la grande preoccupazione di questi ragazzi per il loro futuro lavorativo a Modena. Quasi tutti figli di persone provenienti da altre regioni italiane o stranieri, alcuni temono di essere costretti essi stessi a emigrare dopo il diploma in cerca di un’occupazione. La collaborazione tra noi e l’Ipsia Corni è iniziata quattro anni fa e siamo convinti – concludono i due segretari Cisl – che sia molto importante proseguire questa esperienza per favorire la conoscenza reciproca tra scuola e sindacato».