Confesercenti, Cna e Lapam esprimono la propria soddisfazione per la disponibilità al confronto manifestata dall’amministrazione comunale di Castelfranco Emilia e dalle aperture di quest’ultima a fronte delle necessità palesate dalle imprese in tema di sostegno alle attività imprenditoriali. “Dopo un anno caratterizzato dalle pesanti ripercussioni economiche sulle attività produttive, del commercio e dell’agricoltura e con la previsione di un 2010 ancora in fase di stagnazione, l’amministrazione comunale di Castelfranco ha dato alcuni segnali positivi che, seppur quantitativamente limitati, rappresentano interventi concreti a sostegno dell’indotto produttivo locale.
“Apprezziamo in modo particolare – fanno sapere le associazioni – lo sforzo profuso dall’amministrazione per mantenere invariato il peso del prelievo fiscale locale e quello delle tariffe sui servizi. Un risultato che si è concretizzato grazie alla volontà di non applicare aumenti alla Tariffa di Igiene Ambientale TIA, rispetto allo scorso anno, pur mantenendo inalterati i servizi erogati, e di procedere ad un riassetto perequativo delle tariffe applicate alle varie categorie delle utenze non domestiche. Ciò ha consentito di prevedere per alcune categorie particolarmente colpite dalla recessione economica, come ad esempio le attività artigianali di produzione di beni, ad una riduzione delle tariffe rispetto al 2009. Analoga attenzione si è riscontra poi, per il settore del commercio, per il quale la rimodulazione ha salvaguardato la piccola distribuzione e gli esercizi commerciali di vicinato, e per l’agricoltura, arrivando a prevedere un aumento dello sconto applicabile alle abitazioni rurali”.
Altro capitolo importante per le imprese inoltre, riguarda il fondo stanziato dal Comune di Castelfranco a sostegno dell’accesso al credito. Le richieste avanzate da Confesercenti Cna e Lapam di aumentare per il 2010 gli stanziamenti previsti sono state accolte. Le erogazioni infatti sono passate da 32.000 € a 50.000 €, con un incremento rispetto del 2009 del 56%. “Si tratta di interventi sicuramente positivi – precisano le associazioni – soprattutto in virtù della consapevolezza dei molti vincoli e delle difficoltà in cui la stessa amministrazione comunale si trova ad operare per fare quadrare le risorse disponibili con la necessità di assicurare servizi qualificati alla cittadinanza”.