La giunta comunale ha approvato una delibera quadro contenente una serie di misure anticrisi mirate a: recuperare e rigenerare il patrimonio edilizio; promuovere la residenzialità, le attività produttive e commerciali in centro storico; limitare l’impatto dei parcheggi sul paesaggio agricolo nel Forese; consentire, entro limiti specificati, alle imprese contenuti ampliamenti. Nello stesso ‘pacchetto’ sono comprese semplificazioni per il recupero e l’efficienza energetica in edilizia e per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico). Il documento è stato presentato oggi alla stampa dagli assessori alle Risorse del territorio Ugo Ferrari e allo Sviluppo economico e Innovazione Graziano Grasselli. Come hanno sottolineato gli assessori, si tratta di interventi coerenti con le strategie e gli obiettivi dell’Amministrazione comunale e contenuti negli strumenti di pianificazione: riqualificare gli spazi urbani, recuperare il patrimonio edilizio esistente e nel contempo sostenere l’occupazione, le famiglie e le imprese nell’attuale fase di crisi. Riguardo alla produzione e al risparmio di energia, si sviluppano o si introducono modalità innovative, sul piano della progettazione e tecnologico.

La delibera, che verrà proposta al Consiglio comunale per l’approvazione, sarà presentata oggi alle Commissioni consiliari congiunte I e V. Dopo l’approvazione del Consiglio, sarà attuata nelle sue varie parti con specifiche delibere di giunta o consiliari, che si prevede verranno approvate nell’arco dei prossimi 20 giorni. Tali disposizioni avranno efficacia fino al 31 dicembre 2011.

RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE – Sono previste sette misure a sostegno della riqualificazione e rigenerazione del patrimonio immobiliare.

1) Riduzione degli oneri di urbanizzazione secondaria versati al Comune da coloro che realizzano interventi di trasformazione (meno 20 per cento) o recupero di immobili in centro storico, nei nuclei storici delle frazioni e negli ambiti di riqualificazione urbana (meno 30 per cento).

2) Nuove modalità per la rateizzazione del contributo di costruzione e maggiore dilazionabilità dei tempi di ritiro del permesso di costruire. Viene posticipato il versamento della prima rata a 120 (e non più 60) giorni dalla comunicazione di rilascio del permesso di costruire e comunque al ritiro dello stesso, inoltre l’importo da della prima rata passa dall’attuale 50 per cento dell’importo complessivo al 30 per cento dell’importo complessivo. Le successive due rate pari al 35 per cento verranno richieste allo scadere del diciottesimo mese e a tre anni dal rilascio del titolo abitativo.

3) Con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione in centro storico, di sostenere coloro che sono interessati a investire nel recupero e riqualificazione del proprio patrimonio edilizio esistente, puntando alla rivitalizzazione e al rilancio abitativo ma anche commerciale e sociale del centro, si propone di diminuire di oltre i due terzi il valore da corrispondere a titolo di monetizzazione dei parcheggi di uso pubblico attualmente richiesto. Nelle zone agricole, si vuole favorire la monetizzazione dei parcheggi di uso pubblico riducendo il costo, come per il centro storico, nell’ottica di una maggiore tutela del paesaggio rurale.

4) Sempre nel centro storico, si propone di intervenire anche sul Canone di occupazione suolo pubblico (Cosap) riducendo del 30 per cento la tariffa attualmente in vigore per i cantieri edili collocati in questo ambito.

5) Al fine di favorire il pagamento delle sanzioni amministrative, superiori ai 2.500 euro, comminate in caso di interventi edilizi difformi a quanto autorizzato, è prevista la rateizzare del pagamento della sanzione amministrativa in due anni, con garanzia fidejussoria.

6) Chi non riesce a completare entro i tre anni di legge una costruzione edile (ma ne ha completata soltanto una parte), deve rinegoziare il titolo abitativo, aggravando il costo di costruzione. La nuova delibera non prevede la rideterminazione di questo costo per le opere ancora da ultimare.

7) E’ possibile ottenere l’agibilità parziale anche per quegli edifici con alloggi terminati soltanto in parte (titolo abitativo). Con la delibera si propone di diluire il pagamento del contributo di costruzione.

INCENTIVI ALLE IMPRESE – Considerando che diverse imprese produttive sono costrette a rivedere i propri programmi su ingenti investimenti immobiliari per nuove sedi preferendo, nell’attuale situazione di crisi e di incertezza sul futuro, ristrutturare o ampliare le sedi esistenti, la misura proposta prevede la possibilità, sulla base delle norme urbanistiche regionali, di consentire l’ampliamento della superficie utile fino al 10 per cento dei fabbricati o in alternativa entro il 20 per cento della stessa superficie, purché non si modifichi la sagoma dell’edificio.

INCENTIVI PER L’ENERGIA – L’Amministrazione comunale, con il Piano energetico del 2008, si è posta l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici anche attraverso azioni che offrano l’opportunità a imprese e investitori sul terreno dell’innovazione, dell’economia e della creatività. In questo contesto si ritiene opportuno investire nella ricerca sulle energie alternative e nella sostenibilità ambientale, in particolare rispetto al tema dell’edilizia e dell’abitare. Si ritiene pertanto di favorire fattivamente la realizzazione di impianti ad energie rinnovabili.

Riguardo agli impianti fotovoltaici, con permessi di costruire in deroga approvati dal Consiglio comunale, saranno autorizzati ad intervenire coloro che intendono installare gli impianti fotovoltaici a terra.

Il sistema Ecoabita: valutato che l’esperienza maturata con il sistema di certificazione Ecoabita ha contribuito ad innalzare complessivamente l’attenzione dei soggetti che operano nel settore edilizio verso i temi del risparmio energetico; considerata l’accresciuta sensibilità dei cittadini che riconoscono nel marchio Ecoabita garanzia di una maggiore qualità degli edifici; preso atto delle competenze e delle professionalità dei soggetti coinvolti nel promuovere edilizia certificata Ecoabita, l’Amministrazione comunale ritiene giunto il tempo di attribuire una maggiore e diretta responsabilità ai certificatori, alle imprese e ai cittadini promuovendo l’autocertificazione. A tal fine,

il Comune mantiene le attuali procedure di rilascio delle classi energetiche A e A+, nonché quelle relative agli immobili pubblici; e nel contempo attiverà un percorso di autocertificazione per le pratiche volontarie Ecoabita (il privato incarica direttamente un professionista esterno selezionato dall’elenco ufficiale dei “certificatori Ecoabita”); l’Amministrazione attiverà poi procedure di controllo a campione (in fase di progetto e di cantiere) su almeno il 20 per cento delle pratiche volontarie presentate.