I diritti degli individui non sono in discussione: ma confondere i piani è disonesto verso i cittadini. Dovrebbero spiegare infatti i sostenitori dell’equiparazione delle unioni gay alle famiglie tradizionali, qual è il passaggio fra gli uni e gli altri.
La famiglia così come definita dalla Costituzione dovrebbe essere in un momento così complesso al centro delle attenzioni delle amministrazioni locali: sostenere chi si assume responsabilità verso la società sul fronte del sostegno di coniuge e figli, è un dovere sancito dal contratto matrimoniale.
Invece proprio in Piemonte e Emilia, dove il Governo regionale e quello del capoluogo sono di sinistra, si tenta di varcare una soglia. Bene hanno fatto gli alti prelati delle città più importanti delle Regioni a ricordare le differenze.
Ed è bene ricordare anche al nostro elettorato, che proprio in Piemonte, coloro che qui in Regione, ovvero l’UDC dicono di voler attuare politiche per la famiglia, quella tradizionale, sostengono Mercedes Bresso, una degli amministratori locali più laicisti che l’Italia ricordi.
(Avv. Gian Paolo Lenzini, Vice coordinatore regionale – PDL)