Il 20 febbraio sarà un sabato diverso per il quartiere Stazione. La mobilitazione è nata attraverso il passaparola e l’affissione di un manifestino, grazie all’impegno di Wwf, Legambiente e le Ggev provinciali, nei luoghi più frequentati del quartiere e sui bus Act e ha già destato molta curiosità.
L’iniziativa prevista prima per il 13 febbraio, ma spostata per il maltempo a sabato 20, ha un obiettivo semplicissimo: trasformare il tradizionale sabato mattina in una occasione per rendere più accogliente il proprio quartiere e per informare i propri vicini sui segreti della raccolta differenziata.
Il progetto dell’assessorato alla Coesione e sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia e di Enìa ha trovato subito numerosi partner: Act, il centro d’Incontro Reggio est, il centro culturale Islamico di via Gioia, l’associazione Wwf di Reggio Emilia, le Guardie giurate ecologiche volontarie (Ggev), Legambiente e le scuole del 3° e 10° circolo, ma soprattutto tanti cittadini che si sono detti interessati ad impegnarsi per fare qualcosa di utile per il territorio in cui vivono.
I rappresentanti di enti e associazioni coinvolte e alcuni dei cittadini che hanno aderito hanno presentato oggi l’iniziativa, insieme all’assessore comunale alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini, il quale ha ricordato che questa è un’ulteriore tappa dell’attività avviata da tempo per rendere il quartiere più vivibile ed è resa possibile dal coinvolgimento diretto dei cittadini. “Vogliamo che si affermino comportamenti alternativi all’idea di chiusura e di scontro tra persone di diversa provenienza geografica a culturale – ha detto Corradini -. Se ragioniamo in termini di convivenza e rendiamo protagonisti i cittadini, questo è possibile. Lo dimostra l’esperienza svolta in questi anni a Reggio Emilia, segnalata a livello nazionale e internazionale, che mettiamo a disposizione delle altre città. Solo se operiamo in questa direzione possiamo pensare di scongiurare episodi come quelli di Rosarno o di Milano. Dobbiamo chiamare i cittadini a gestire il territorio insieme a noi, come avviene con il progetto ‘Amo Reggio in zona stazione’. È un percorso che richiede tempo, ma è il solo che può dare risultati”.
L’importanza del coinvolgimento delle persone è stata sottolineata anche dagli altri intervenuti all’incontro: i rappresentanti di Enìa Arturo Bertoldi e di Act Sarah Grugnetti, la referente della direzione didattica del 3° Circolo Rita Capelli, che ha annunciato la partecipazione di 50 bambine e bambini, l’imam del centro islamico Abu Abdelrahman e il portavoce Omar Soleiman, la presidente delle Ggev Luisa Borettini e due dei circa 30 volontari aderenti alla proposta, Stephen Danso e Vida Annor, che hanno dimostrato come a volte sia molto semplice coinvolgere i cittadini. “Ho letto sull’autobus un volantino che pubblicizzava l’iniziativa – ha detto Stephen – e mi sono presentato per dare il mio contributo”.
Il primo appuntamento per iniziare, tutti insieme, a prendersi cura del quartiere della Stazione è per sabato 20, nel centro d’incontro ‘Reggio est’, alle ore 9.
I partecipanti saranno divisi in gruppi e saranno riconoscibili per un gilet giallo adornato da un cuore rosso con la scritta “Amo Reggio anche in zona stazione”, logo di tutte le iniziative che hanno accompagnato il risveglio del quartiere.
I gruppi, coordinati dal personale Enìa, si occuperanno della pulizia delle aree meno fortunate della zona e nel contempo diffonderanno tra gli abitanti materiale informativo sulla raccolta differenziata e forniranno informazioni utili sulla dislocazione dei contenitori e sui servizi presenti sul territorio, spesso male utilizzati per incuria o disattenzione.
L’informazione è, infatti, indispensabile per non vanificare l’impegno di tanti e per riuscire a collaborare al meglio alla raccolta dei rifiuti.
Una mattina dedicata all’ambiente ed al senso civico che vedrà la partecipazione degli alunni della Scuola Primaria “Zibordi” nel ruolo di reporter. A loro il compito di produrre il materiale che servirà a ricordare la giornata e a raccogliere commenti e suggerimenti.
L’iscrizione è libera e per potere partecipare alla giornata di sabato 20 febbraio basta una telefonata allo 0522-456737 o una mail.
Non è nemmeno necessario essere abitanti nella zona: tutti i cittadini reggiani che amano l’ambiente ed intendono passare un sabato mattina diverso sono invitati.
Per tutti i partecipanti è previsto un kit per il risparmio idrico ed energetico.
Il progetto continua.
Il progetto non si ferma, però, qui. Nel quartiere Stazione saranno distribuiti 5.000 pieghevoli in più lingue per raccontare i segreti della differenziata e si svilupperà una campagna di sensibilizzazione specifica per i condomini. E’ prevista l’affissione in tutti i palazzi e nei luoghi più frequentati di un manifesto in più lingue che riprende le informazioni presenti sul pieghevole e tutti i partecipanti al progetto sono mobilitati per diffondere informazioni e consigli tra i vicini e i frequentatori della zona.
Le scuole, invece, useranno la fantasia per descrivere “Il quartiere Stazione che vorrei” attraverso un concorso che vede una collaborazione con il centro Remida.
La fantasia sposa l’ambiente.
L’impegno di Enìa in quartiere Stazione
Enìa d’intesa con l’Amministrazione comunale ha predisposto un piano di intervento per tutto il quartiere Stazione, cercando di recepire le indicazioni ricevute dai cittadini e dalle assemblee promosse dal Comune.
Sono 12 le persone che vengono impegnate per la pulizia dell’area che ha come confini la circonvallazione, il cavalcavia di via del Partigiano, la via Emilia Ospizio e via Turri.
Nella zona è previsto uno spazzamento manuale sei giorni su sette affiancato da uno spazzamento meccanico di notte 7 giorni su 7. Settimanalmente una spazzatrice e due addetti si occupano dei controviali.
Quotidianamente viene pulito il parco delle Paulonie e tutti i cestini sono svuotati la domenica e i giorni festivi.
Tutte le mattine vengono raccolti i materiali abbandonati a fianco dei cassonetti.
Particolare attenzione anche alla pulizia con idropulitrice delle aree segnalate (compresi i portici di via IV Novembre) con frequenza dalle 3 alle 5 volte a settimana.