“Tanto tuonò, che piovve. Era inevitabile che anche dalle nostre parti iniziasse ad andar di moda il burqa. Nonostante il tema sia stato a più riprese posto al centro dell’attenzione e sia stato puntualmente ignorato dai soliti benpensanti della sinistra, impegnati più volentieri ad eliminare il crocefisso dai luoghi pubblici, quella del burqa sta diventando una realtà anche nel nostro territorio”. Ad affermarlo il candidato del PDL alle prossime elezioni regionali Enrico Aimi che ha aggiunto: “Ed è così che anche a Sassuolo, come in altri comuni della nostra provincia, ancora una volta si sono viste in giro donne col burqa. Premesso – ha sottolineato ancora Aimi – che la legge vieta espressamente di circolare col volto coperto, siamo pero’ a porre l’accento sulla questione culturale. Si può tollerare l’intolleranza? La risposta dell’intera comunità, prima ancora che di stretto diritto, deve essere di natura politica, e l’unica risposta e’ no.

Per quanto qualcuno si sforzi nel cercare di farla passare per un’antica tradizione, si tratta in realtà un odioso sopruso, inaccettabile in un ordinamento democratico, che offende la dignità delle donne e l’intera comunità che lo tollera. Senza dimenticare un altro aspetto di primaria importanza, come ricordato dal Sindaco Luca Caselli: Sassuolo, dopo oltre un ventennio di gestione a guida “pci/pds/ds/pd”, caratterizzata da grave miopia politica, è divenuta una delle principali realtà italiane in termini di presenza di immigrati e di clandestini. E l’avvento del burqa in città, non è altro che uno dei risultati ottenuti dai compagni, grazie alle fallimentari politiche di accoglienza verso gli immigrati, richiamati a battaglioni a braccia aperte.

Un risultato – ha rincarato Aimi – che va a fare il paio con il degrado e la criminalità che Caselli si è trovato a dover arginare. Una situazione a cui gli elettori hanno detto basta alle ultime amministrative ed ora, grazie ad un Sindaco del PDL abituato alla politica del fare e non a quella delle chiacchiere, stanno ottenendo delle risposte concrete. A partire dal nuovo posto integrato di Polizia Municipale in centro storico, inaugurato questa mattina. Una nuova postazione che permetterà una sempre più efficace risposta alle richieste di sicurezza da parte dei cittadini. Avvertiamo che a Sassuolo il copricapo integrale non e’ gradito, non va di moda , non sarà tollerato.

Senza dimenticare – ha concluso Aimi – che questa arcaica tradizione, oltre a gravi problematiche in tema di sicurezza (si pensi a chi si presenta in banca o in gioielleria), può anche riservare delle amare sorprese agli stessi musulmani: è infatti di pochi giorni fa la notizia di un ambasciatore arabo che ha chiesto al Tribunale di Dubai l’annullamento del proprio matrimonio. Per usanza in voga da quelle parti, non aveva mai visto il volto della moglie prima del fatidico sì: solo dopo la cerimonia, l’amara sorpresa. La novella sposa, oltre ad essere affetta da grave strabismo, era dotata di una foltissima barba”.