In attesa che i tecnici del ministero dell’Interno, come ha detto il ministro Maroni, decidano nelle prossime ore il percorso da fare per consentire che Bologna possa eventualmente andare al voto per il nuovo sindaco a fine marzo, insieme alle regionali, i partiti sono già in movimento per trovare il candidato chiamato a correre per sostituire l’ormai dimessosi Flavio Delbono.
Il Pd dovrà riemergere da un brutto momento e far dimenticare o almeno spiegare in modo convincente una storia che i cittadini non hanno affatto gradito. In ballo per i Democratici c’è la fiducia di un elettorato storicamente solido che per la prima volta ha puntato il dito contro la sinistra accusandola di “arroganza”, tanto che i vertici stessi del partito ammettono che “la sfida sarà molto difficile, ma si può vincere”.
Il Pdl, invece, vede aprirsi un’opportunità inedita, dettata da un consenso per la sinistra messo a dura prova. “Abbiamo l’occasione di rinnovare la sfida alla sinistra” osservano i berlusconiani che puntano alla rivincita.
La partita, quindi, resta più aperta che mai e per entrambi i poli, la strategia sembra la stessa: mettere da parte le divisioni e cercare di compattare i rispettivi schieramenti per rinsaldare le fila politiche e riunire l’elettorato, sotto nomi credibili, autorevoli e al di sopra di ogni sospetto.
Fonte: Adnkronos