E’ stato approvato in Consiglio comunale a Modena con voto favorevole della maggioranza, di Idv e di Modena a 5 Stelle e contrario del Pdl l’ordine del giorno presentato dal Pd “Un impegno concreto contro l’omofobia”.
La mozione arriva in occasione del sessantunesimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (10 dicembre 1948) e impegna la Giunta comunale ad aderire alla “Rete antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere delle Pubbliche Amministrazioni” e a promuovere e/o realizzare, anche in coordinamento con le associazioni delle persone omosessuali, iniziative e progetti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica ad una cultura delle differenze ed alla condanna di una mentalità omofobica; a prevenire nelle scuole il bullismo ed, in particolare, quello basato sull’omofobia; e a celebrare la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia’ il 17 maggio di ogni anno”. L’odg, inoltre, invita “il Governo italiano a mettere in campo azioni che possano tutelare le persone omosessuali e transessuali da discriminazioni e violenze”, Prevede, in particolare l’attivazione del ‘Forum permanente contro le molestie gravi e la violenza alle donne, per orientamento sessuale e identità di genere’, della ‘Commissione per i diritti e le pari opportunità per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender’, e l’istituzione di un Osservatorio permanente sulle violenze per orientamento sessuale e identità di genere. Al Parlamento viene chiesto di “modificare la legge Mancino inserendo tra i fattori che determinano l’aggravamento del reato il fatto che questo sia compiuto sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”.
La consigliera del Pd Ingrid Caporioni ha aperto il dibattito sottolineando “la mancanza di tutto il gruppo consigliare della Lega Nord. Approfitto della vicinanza al Giorno della Memoria per ricordare di stare attenti a non prendere sottogamba cose che forse ci sembrano piccole. Bisogna darne risalto, parlarne, evidenziare le differenze per portare a un futuro più pacifico. E’ importante che il Consiglio comunale si apra a una mentalità più libera e di battaglia per i diritti”.
L’assessore alle Pari Opportunità Marcella Nordi ha affermato: “Ciò che sta succedendo oggi in Italia, con chiusure notevoli nei confronti di diversamente abili, di alcune donne o di stranieri, ci deve far pensare. Dovremmo cominciare a non avere paura di quello che non conosciamo e cercare di trovare insieme delle opportunità. Persone diverse da noi, con competenze e sensibilità diverse, sono una ricchezza e un’opportunità di arricchimento”.
Michele Barcaiuolo del Pdl ha commentato: “All’interno di questo odg ci sono principi sacrosanti e trasversali, quali la libertà di espressione sessuale. Ma ci sono cose che non condivido affatto, ad esempio l’invito al Parlamento a modificare la legge Mancino introducendo una diversificazione di genere tale che offendere una persona per identità di genere diventa più grave che offenderla per altro, rischia di portare a una discriminazione al contrario”.
Il consigliere Salvatore Cotrino del Pd ha replicato: “Le situazioni aggravanti sono quelle che consentono di perequare la pena al fatto stesso. Bisogna dare esplicitamente riconoscimento che se viene perpetrato un reato a una persona per una questione di orientamento sessuale ci sia un’aggravante di pena. La sentenza deve perequare la pena. E’ più grave dare un cazzotto a una persona per una partita di calcio o perché è un gay?”.
Olga Vecchi del Pdl ha dichiarato: “Siamo assolutamente contrari all’omofobia e a qualsiasi discriminazione sessuale, religiosa, politica, ecc., ma anche all’impegno fazioso e demagogico di chi spesso vuole strumentalizzare questo problema. Ognuno è libero di pensare o fare cose, ma non si può pretendere in nome di false libertà di inquadrare nelle scuole le menti troppo deboli e fragili di bambini e ragazzi, mandando gay a parlare loro”.
Federico Ricci di Sinistra per Modena ha affermato: “da diversi mesi i vari gruppi comunali di Pd e di Sinistra Ecologia e Libertà si stanno impegnando concretamente attraverso mozioni contro l’omofobia e la transfobia. Questo odg è importante anche per il titolo: al di là di semplici dichiarazioni generiche si parla di impegno concreto che ci permetta di costruire nelle sedi dove è possibile farlo una cultura del rispetto, la diversità come valore”.
L’assessore Simona Arletti ha sottolineato che “la scuola deve dare l’imprinting in tutti gli ambiti. Il primo insegnamento è quello alla cittadinanza e al rispetto dell’altro nelle sue differenze. Le esperienze che l’Amministrazione ha messo in campo insieme all’Arcigay sono state di livello elevato e molto positive per i ragazzi, a detta degli stessi insegnanti. Il ruolo nostro di enti locali è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica”.
William Garagnani del Pd ha affermato: “Il rispetto della legge è un precursore della democrazia, nessuno deve stare né al di sopra né al di sotto della legge. La dignità della persona deve essere al centro di tutti gli atteggiamenti. Ci troviamo continuamente di fronte a situazioni in cui non c’è il rispetto della persona, del linguaggio. Certi estremismi futuristi portano all’omofobia e a una serie di altre manifestazioni di intolleranza.
Il sindaco Giorgio Pighi ha commentato: “L’omofobia oggi matura in modi diversi: atteggiamento di emarginazione, volontà di mettere in difficoltà, discriminazione. Non bisogna confondere i diversi piani, tutti egualmente riprovevoli. I limiti di alcuni tentativi di legge del passato sono stati proprio quelli di voler tenere tutto insieme. Mentre si può dal punto di vista culturale, quando si interviene con una sanzione o aggravamento di natura penale, va fatta una distinzione”.
Vittorio Ballestrazzi di Modena a 5 Stelle ha dichiarato il proprio voto favorevole all’odg: “Trovo l’odg molto positivo e ben fatto. Lo ritengo un passo avanti nella nostra civiltà giuridica. Su internet leggevo che nel mondo musulmano l’omosessualità è un reato punito con la pena di morte. Nel solo Iran 4000 persone sono state condannate a morte dalla rivoluzione islamica. Di questi tempi cercare di promuovere queste iniziative quindi è importante”.
Paolo Trande del Pd ha commentato: “Non stiamo parlando di offese o di apprezzamenti, ma di qualcosa di terribile: dal gennaio 2008 al dicembre 2009 in questo paese ci sono stati 21 omicidi con motivazione di discriminazione sull’orientamento sessuale e 125 violenze ed aggressioni. E’ intollerabile e dobbiamo adoperarci perché fenomeni di questo tipo cessino, chiediamo che venga introdotta l’aggravante della discriminazione”.
Adolfo Morandi del Pdl ha sottolineato che “l’odg non parla solo di discriminazione, ma di reato. Mettere insieme una normativa che sia una aggravante farebbe diventare la norma anticostituzionale. E’ indubbio che ci debba essere il rispetto per l’uomo. Ma siamo contrari alle iniziative con l’Arcigay, perché non riteniamo che sia la più titolata a portare avanti una lotta contro l’omofobia”.
“Laddove c’è bisogno di una legislazione vuol dire che c’è un problema grave” ha detto Eugenia Rossi dell’Idv. “Siamo costretti a parlare di una categoria, di un genere. La situazione è tale che bisogna approntare leggi precise a tutela di gruppi che vengono colpiti per il loro atteggiamento o per il loro essere biologico. Se ancora oggi vediamo una recrudescenza di questa persecuzione nei confronti di chi ha atteggiamenti sessuali diversi allora ben venga la legge”.
Luigi Alberto Pini ha sottolineato che “l’omosessualità non è una malattia, anche se questo non è stato riconosciuto da molto. Se uno ha un rapporto sessuale con una persona della stessa età non è reato, se lo si ha con una persona di 8 anni è reato. Lo stesso atto ha due valori penalmente diversi. L’ordine del giorno non è rivoluzionario, ma è semplicemente il recepimento della norma europea”.