Il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni ha ricevuto dall’Assessore regionale alla difesa del suolo e protezione civile Pierluigi Bruschini, la risposta all’interrogazione presentata sulle esondazioni rischio esondazioni del torrente Nizzola, nel Comune di Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena e nel merito. A seguire la sua dichiarazione.
“Nonostante i lavori che grazie alle nostre continue richieste alla Regione sono stati effettuati a Castelnuovo nell’alveo del torrente Nizzola ci sono ancora aree come quella di Cavidole, dove il rischio è ancora alto. Due anni fa la Regione Emilia Romagna, in risposta alle mie denunce conseguenti alla grave esondazione del giugno del 2008, aveva predisposto alcuni lavori di pulizia dell’alveo per impedire che il disastro si ripetesse ma, ad oggi, conferma ancora numerose criticità, come la presenza dei ponti, forse non in regola, che ostacolerebbero il passaggio delle piene e la presenza di un tratto di strada comunale che correndo vicino al corso d’acqua impedirebbe di rafforzare gli argini di contenimento.
La Regione rigetta in parte le accuse del Sindaco di Castelnuovo che un anno fa aveva intimato che se la Regione non avesse provveduto, le avrebbe presentato il conto. Oggi è la Regione che in parte che presenta il conto al Comune di Castelnuovo, ma alla fine il risultato non cambia. Cittadini e territori sono ancora a rischio esondazione e la Regione non da soluzioni. Per eliminare i rischi che ancora rimangano l’Assessore Bruschini passa alla risposta in politichese stretto, affermando che ulteriori e necessari lavori potranno essere inseriti solo ‘nel quadro programmatico di settore, predisposto sulla base del livello di priorità degli interventi a scala di bacino e delle risorse disponibili’.
Provando a tradurre, crediamo che ciò significhi tempi molto lunghi e soprattutto incerti. Purtroppo la sicurezza non aspetta e tantomeno l’acqua. I cittadini che si trovano nelle aree a rischio non possono accontentarsi di una risposta così e nemmeno assistere ad un rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione, sperando che nel frattempo non piova tanto. Se il rischio c’è va risolto. Chi lo farà poco importa ai cittadini ma l’importante è che si faccia”.