I lavoratori dell’Azienda di Servizi alla Persona Istituto Charitas di Modena hanno proclamato lo stato di agitazione contro alcune decisioni adottate dai vertici della stessa ASP. Da oltre un anno infatti, l’Ente non riconoscerebbe più agli oltre 100 addetti all’assistenza socio-assistenziale ed ad altre figure, il lavoro svolto nelle festività infrasettimanali e il conseguente riposo compensativo, detraendo addirittura un giorno di ferie a chi invece può godere la festività stando a casa.
I lavoratori si sarebbero accorti di questo cambio di orientamento dai loro cartellini, senza che nessuno glielo comunicasse anche solo verbalmente. La decisione dell’Ente deriverebbe da un parere del Ministero della Funzione Pubblica, ma contrasta con la legge 260/1949 e con il CCNL del Comparto Autonomie Locali. Inoltre, il salario accessorio dei lavoratori dell’Asp Charitas è il più basso di tutti gli enti pubblici della nostra provincia, mediamente un lavoratore nel 2008 ha ricevuto 300 euro netti annui e gli sviluppi di carriera sono fermi ormai da anni.
I lavoratori, stanchi anche per i carichi di lavoro ormai insostenibili, intendono richiamare l’attenzione dei soci proprietari dell’Istituto (Comune di Modena, Provincia e Curia Arcivescovile) sui loro problemi, evidenziando come ad esempio i dipendenti del Comune di Modena si vedano giustamente riconoscere il diritto di recupero delle festività lavorate ed entrambi i dipendenti dei due enti pubblici proprietari hanno un salario accessorio di gran lunga superiore. Sarebbe necessario che il Comune e la Provincia, nella loro veste di soci del Charitas, intervenissero affinché i trattamenti siano più omogenei, così come lo erano fino a pochi mesi fa.
I sindacati FPCGIL, CISL/Funzione Pubblica e UIL/FPL criticano duramente la condotta della presidenza del Charitas, in quanto si è cercato, in un’assemblea interna, fornendo informazioni distorte, di indurre nei lavoratori atteggiamenti di disaffezione rispetto alla rappresentanza sindacale. Le organizzazioni sindacali stanno valutando se sussistano gli estremi per una denuncia di condotta antisindacale. I Sindacati deplorano, inoltre, alcune affermazioni tendenziose pronunciate in quella circostanza che, a fronte delle rimostranze dei lavoratori rispetto alle scelte dell’Istituto, si sarebbe proceduto a dare in appalto a terzi l’intera struttura.
Per protestare contro tale situazione è stata avviato lo stato di mobilitazione con blocco degli straordinari e delle attività non essenziali. E’ stata indetta per domani martedì 1° dicembre una nuova assemblea dei lavoratori sul piazzale antistante l’Istituto (in via Panni) per sensibilizzare la cittadinanza. Lunedì 14 dicembre sarà inoltre organizzato un corteo di lavoratori e sindacati per le vie del centro storico con concentramento alle ore 16.30 presso la sede della Provincia, per proseguire con un presidio sotto l’Arcivescovado e concludersi presso il Municipio di Modena dove i lavoratori chiederanno di poter leggere un comunicato al Consiglio Comunale per esplicitare le ragioni della protesta.
Attestazioni di solidarietà sono già pervenute a lavoratori e sindacati da parte di genitori degli utenti, critici da tempo sulle politiche gestionali tenute dall’Istituto.
(RSU ASP Charitas, FP CGIL, CISL Funzione Pubblica, UIL FPL Modena)