bilancio_partecipato4Problemi di sicurezza e ordine pubblico in alcune zone del quartiere Rometta alta, i cui residenti hanno incontrato la giunta ieri sera al parco Albero d’Oro per il Bilancio partecipato. In particolare ci sono state lamentele riguardo a due punti “caldi”, quali via Respighi e il Circolo Fassbinder. In via Respighi i residenti lamentano la difficile convivenza con gruppi di ragazzi e persone poco integrate. Alcuni dei presenti hanno parlato di insulti, minacce e di paura a uscire di casa. D’altra parte, trattandosi per buona parte di alloggi di edilizia residenziale pubblica, è stato citato anche il necessario rispetto di queste case e chiesto di verificare il diritto di chi ne usufruisce.

A tutti questi problemi hanno dato risposta il Vicesindaco Gian Francesco Menani e il Sindaco Luca Caselli, che ha anche fatto un annuncio importante.

Menani ha ricordato come il quartiere in generale non presenti gravissimi casi di sicurezza e ordine pubblico, con l’eccezione appunto di via Respighi: “Anche durante l’estate – ha ricordato – abbiamo intercettato gruppi di ragazzi che ci sono stati segnalati per comportamenti illeciti e atteggiamenti aggressivi verso i residenti. Li abbiamo anche fermati, abbiamo sequestrato motorini. Ma in molti casi parliamo di minorenni, coperti dalle famiglie, non sempre è stato possibile fare molto, se non incrementare il più possibile i controlli della Polizia municipale, che sono praticamente quotidiani”.

Una soluzione per il futuro l’ha invece presentata il Sindaco: “Abbiamo già preso contatti con un’agenzia di steward, la stessa che cura l’ordine nelle partite di Inter e Milan, attraverso la quale è nostra intenzione collocare personale nella zona di via Respighi. Persone sconosciute al quartiere, periodicamente sostituite in modo da evitare qualunque familiarità o riconoscibilità. Saranno in contatto con le forze dell’ordine e presidieranno il quartiere”. Soluzioni anche per quanto riguarda le assegnazioni degli alloggi erp: “Le prossime verranno vagliate con un controllo incrociato attraverso la Polizia municipale – ha spiegato il Sindaco – mentre per gli alloggi già occupati faremo una convenzione con la Guardia di finanza per verificare l’effettiva esistenza del diritto all’abitazione. Chi occupa abusivamente o senza averne più i requisiti una casa popolare commette un reato e penalizza qualcun altro che avrebbe diritto e necessità di una casa”.

L’altro tema caldo dell’assemblea ha riguardato il Circolo Fassbinder. Diversi residenti della zona, confermando la difficile convivenza, hanno chiesto informazioni dopo le prime notizie emerse a proposito di un’imminente chiusura: “Vi prometto – ha detto senza mezzi termini il Vicesindaco Menani – che mangerete il panettone senza il Circolo Fassbinder. Credo che ci siano tutti i motivi di incompatibilità con le regole. A partire dal fatto che in una visita da parte del sottoscritto insieme alle forze dell’ordine all’1,30 di notte ci è stato negato l’accesso e siamo stati definiti provocatori; per non dimenticare poi che dalla concessione per due stanze è stato occupato l’intero stabile, ricordando anche che si tratta di un’occupazione abusiva che dura da più di vent’anni”.

“Non neghiamo a nessuno spazi per aggregazione e musica – ha aggiunto il Sindaco Caselli – e anche i ragazzi del Fassbinder avranno a disposizione le sale prove e i nuovi spazi che stiamo realizzando all’ex Macello. Non c’è un intento repressivo nei confronti di nessun tipo di cultura giovanile, purchè sia nell’ambito della legalità. Ma qui c’è un’anomalia da sanare. Quello è un edificio pubblico e lo rivogliamo indietro, lasciare le cose come stanno lancia un messaggio di illegalità”.

Anche l’assessore alla cultura Luca Cuoghi ha spiegato che “ho avuto diversi contatti coi ragazzi del Fassbinder per chiedere un loro impegno in iniziative culturali per la città. Ma l’atteggiamento di risposta è sempre stato il mancato riconoscimento dell’istituzione. Credo non sia corretto, chiunque rappresenti il Comune o i cittadini di Sassuolo deve pretendere rispetto e per fare parte del mondo culturale e dell’associazionismo cittadino si richiede un minimo di impegno reciproco. Tutto questo nel Fassbinder non lo riscontriamo”.

Chiariti i nodi più importanti, altre richieste hanno riguardato una migliore illuminazione del Parco Albero d’Oro: “E’ sempre stata la nostra forza e sicurezza – hanno spiegato i residenti – ma adesso è di nuovo carente da quando è stata aperta la parte più alta del parco. Chiediamo un nuovo palo illuminante analogo ai due presenti nella zona bassa”. Il sindaco Caselli ha chiarito che i pali di quel tipo sono molto costosi e che si pensa invece a una soluzione con più punti luce più economici.

Altri problemi che hanno avuto risposta complessiva riguardano marciapiedi da rifare, da integrare, vie troppo strette da regolamentare, parcheggi da individuare. Per tutti i singoli problemi esposti l’amministrazione ha dato disponibilità a incontrare i residenti insieme ai tecnici comunali.

Infine sono stati chiesti chiarimenti a proposito dei risarcimenti danni sugli allagamenti del maggio-giugno di due anni fa.

Il vicesindaco Menani e l’assessore all’urbanistica Claudia Severi hanno informato di aver momentaneamente fermato l’iter per cercare di avere qualcosa di più: “L’assicurazione non ha riscontrato responsabilità diretta del Comune e quindi ha riconosciuto solo un rimborso forfettario di 30mila euro. Stiamo lavorando per chiarire la situazione. Da un lato c’è la disponibilità come giunta a integrare questa cifra fino a 60mila euro, dall’altro stiamo lavorando per analizzare i singoli casi e rivedere la decisione dell’assicurazione. Ogni singola pratica viene vagliata con attenzione e faremo tutto il possibile per riconoscere un giusto rimborso ai danneggiati”.