Processi piu’ veloci grazie alle nuove tecnologie, facile consultazione dei fascicoli (non piu’ soltanto cartacei ma anche digitali), piu’ efficienza alla macchina della giustizia, adeguata formazione del personale dei tribunali. Sono questi gli obiettivi della sperimentazione che prendera’ il via nelle prossime settimane presso il Tribunale di Modena, per realizzare il nuovo progetto ‘Processi in digitale’.
Il progetto pilota e’ realizzato con un contributo di 200 mila euro messo in campo dalla Regione Emilia Romagna, cui si aggiungono fondi della Fondazione delle Casse di Risparmio di Modena, Carpi, Mirandola e Vignola (per altri 200 mila euro). Il tutto con la collaborazione del Comune di Modena per quanto attiene agli interventi strutturali e logistici necessari al miglior funzionamento del sistema informatico. L’assistenza tecnica sara’ affidata invece al Cisia, il coordinamento interdistrettuale sistemi informativi automatizzati del ministero della Giustizia. Il progetto, elaborato dal presidente della sezione penale del Tribunale di Modena Flavio De Santis, si basa sul sistema Sidip di proprieta’ del Ministero della Giustizia e sara’ presentato sabato alle 11 a Modena, nella nuova aula della Corte d’Assise.
Nel concreto, la realizzazione del progetto consentira’ al Tribunale di Modena di dotarsi di un archivio informatico di tutti i procedimenti penali che si formera’ automaticamente e sara’ di facile e immediata accessibilita’.
Attualmente, infatti, le ricerche d’archivio sono estremamente difficoltose e richiedono tempi lunghissimi per la lontananza dei depositi e per la mancanza di archivisti professionali. Per capire la dimensione del progetto, basti pensare che la sezione penale del Tribunale di Modena e’ composta da 10 giudici (coadiuvati da un giudice onorario); a loro disposizione ci sono 16 operatori amministrativi.
Inoltre, le sezioni distaccate sono tre, due delle quali, Carpi e Sassuolo, di grande dimensione. I procedimenti penali sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi anni, passando da 1917 processi iscritti nel 2002 ai 3140 processi iscritti nell’ultimo anno, con un aumento superiore al 60%. Sempre negli ultimi 12 mesi sono stati celebrati 614 processi con rito direttissimo in cui gli imputati erano in stato d’arresto. Con la sperimentazione, per la prima volta in Italia verra’ attuata una digitalizzazione e dematerializzazione generale dei processi. Le sperimentazioni avviate finora, infatti, si sono limitate a pochi processi mentre quella che sara’ realizzata a Modena consentira’ di digitalizzare tutti i giudizi che perverranno al dibattimento.