Le decisioni prese nella giornata di ieri dalla Giunta della Regione Emilia Romagna di fare ricorso alla Corte Costituzionale sulle cosiddette “Ronde” e sulla realizzazione di impianti per la produzione di energia nucleare vedono il pieno sostegno del gruppo Pdci all’Assemblea Legislativa. Riteniamo sia estremamente importante che, in un momento in cui il Governo Berlusconi emana provvedimenti che stravolgono gli assetti sociali, urbanistici e ambientali dei nostri territori (utilizzando a man bassa il voto di fiducia), considerando la contrarietà della Regione ad accogliere un impianto alla stregua di un semplice parere non vincolante, i governi locali guidati dalle forze di sinistra e di centro-sinistra facciano sentire con autorevolezza la loro voce. L’esperienza governativa dell’Emilia-Romagna, con il contributo delle forze politiche checompongono la maggioranza, sta a dimostrare che è possibile costruire con una buona amministrazione (attenta alle esigenze dei ceti più deboli della popolazione, alla tutela di un’istruzione di qualità e alla salvaguardia dell’ambiente) un’alternativa credibile al Governo delle Destre. I provvedimenti adottati per fronteggiare la crisi economica e sostenere i lavoratori che hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, i fondi destinati agli interventi per la non-autosufficienza, la posizione del Presidente Errani, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, contro i tagli alla scuola pubblica, le scelte di ieri della Giunta Regionale in materia di sicurezza urbana ed uso del nucleare, rappresentano una serie di punti importanti su come si è articolata l’esperienza governativa regionale. Auspichiamo che altrettanta fermezza e determinazione siano utilizzate per contrastare gli effetti devastanti del Decreto Legge del 9 settembre scorso, approvato dal Consiglio dei Ministri, (“Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008) che riguardano gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come acqua, gas, trasporti pubblici e rifiuti. Ci auguriamo che il buon lavoro svolto in questi anni possa proseguire anche nel prossimo mandato, senza il bisogno di allargare l’attuale coalizione a forze centriste che stravolgerebbero gli equilibri e le consonanze politiche che hanno permesso di ottenere questi risultati.
(Il Presidente PdCI Donatella Bortolazzi)