Si è svolta ieri a Scandiano, nella sede della cooperativa Lo Stradello, l’Assemblea delle cooperative sociali di Reggio Emilia e Modena aderenti a Legacoop. L’importante riunione ha preceduto l’Assemblea regionale che del 23 settembre e il Congresso nazionale previsto a Roma l’8 e 9 ottobre. All’assemblea hanno partecipato molte cooperative delle due province. Il settore della cooperazione sociale è sempre più una realtà importantissima della cooperazione: a Reggio Emilia sono 42 le cooperative e 23 a Modena: operano nel campo dell’assistenza alle persone e dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; diverse di queste cooperative sono presenti in molte regioni italiane. L’incontro è stato aperto da Piero Giannattasio, presidente de Lo Stradello e del Consorzio Quarantacinque. Era presente anche il direttore generale di Legacoop Reggio Emilia Francesco Malpeli. La relazione è stata svolta dal responsabile regionale di Legacoopsociali Alberto Alberani, che ha sottolineato come lo sviluppo delle cooperative sociali sia una esperienza innovativa e qualificante nel panorama del welfare italiano. Si tratta infatti della prima forma di impresa sociale. Alberani ha poi ricordato come alla nascita della cooperazione sociale fosse forte il rapporto con il “pubblico”, che è poi progressivamente andato in stallo e in crisi economica e programmatoria, condizionando anche le strategie di sviluppo della cooperazione sociale. Alberani ha poi rimarcato come sia problematico l’attuale scenario di recessione e crisi, dove si estende l’impoverimento, ed è a rischio l’ occupazione, e dove l’incertezza aumenta il senso di insicurezza e logora la coesione sociale. Ma anche in questo scenario rimane l’obiettivo principale della cooperazione sociale: il “bene comune” di cui le cooperative si occupano, e l’“interesse generale” a cui è finalizzata la loro azione, come soggetto sociale ed imprenditoriale, si sostanzia nella promozione del benessere delle persone.
E’ poi intervenuto il coordinatore delle cooperative sociali di Legacoop Reggio Emilia, Mauro Degola, che ha affermato come il modello di welfare attuale abbia bisogno di una riconfigurazione. Lo Stato dedicherà sempre meno risorse allo stato sociale, tanto che si può dire che l’obiettivo non sia tanto la sussidiarietà ma piuttosto il risparmio. “Questa dinamica – per Degola – comporterà che in futuro l’utilità della cooperazione sociale verrà misurata non più solo attraverso il differenziale di efficienza rispetto al servizio pubblico, come è avvenuto fino ad ora, ma anche attraverso la compatibilità economica del costo complessivo del servizio con i redditi delle famiglie chiamate a sostenerne una quota crescente di spesa sociale. Dovremo cioè essere più imprenditori, capaci di cogliere target diversi di bisogni e di capacità di spesa, in grado di offrire livelli differenziati di organizzazione del servizio. Non si tratta di rinunciare ai nostri valori, ma di declinarli in un sistema di welfare diverso. Che è tutto da conquistare, soprattutto in Emilia-Romagna dove questo cambiamento non è ancora maturato un diverso”.
Il responsabile delle cooperative sociali di Modena, Albano Dugoni, ha affrontato i problemi delle cooperative di inserimento lavorativo. Numerose le questioni sul tappeto, partendo dall’esigenza di un utilizzo più sociale della spesa pubblica. Queste cooperative, che in molti casi svolgono servizi per le amministrazioni pubbliche, mentre devono essere attente alla qualità dei servizi erogati, devono anche risolvere i problemi dell’inserimento lavorativo, che hanno una forte valenza sociale. Tra i temi affrontati quello degli appalti pubblici e del rapporto con le multiutility. Per questa particolare forma di cooperativa, ha affermato Dugoni, è oggi sempre necessario ripensare il proprio posizionamento sul mercato, e avviare un processo di aggregazione e innovazione.
Nell’Assemblea sono poi stati eletti i delegati che parteciperanno al Congresso nazionale. Per Reggio Emilia sono Mauro Degola di Legacoop, Guido Saccardi ed Ester Schiaffonati di Coopselios, Roberto Mainardi di Ambra, Elena Bertolini di Solidarietà 90, Luciana Artoni di Poliedro, Claudia Melli di Zora, Nando Bambini di Pineta, Piero Giannattasio di Stradello, Rosanna Bacci del Ginepro, Diego Malmassari di Camelot, Marzia Allegretti di Matrioska.