Dopo gli scioperi e i presidi della scorsa primavera, riesplode la vertenza Salami azienda metalmeccanica modenese di 120 addetti che produce componentistica oleoidraulica, e da diversi mesi sta attraversando una crisi produttiva e una fase di incertezza per i lavoratori.
Dopo un primo periodo di cassa integrazione ordinaria da marzo a maggio, era infatti stato firmato a giugno presso la sede della Provincia di Modena un nuovo accordo di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale, per una durata di 12 mesi.
Fiom/Cgil e Rsu, firmatarie dell’accordo insieme a proprietà, Confindustria e Provincia, denunciano la sua mancata applicazione e i disagi a cui sono sottoposti i lavoratori, annunciando nuove azioni di lotta. L’assemblea dei lavoratori riunita stamattina, ha infatti proclamato un pacchetto di 4 ore di sciopero e ha dato mandato alla Rsu di proclamarle nei prossimi giorni, se non giungeranno segnali concreti da parte della direzione aziendale.
Nella lettera che sarà inviata nelle prossime ore dai lavoratori a tutti i firmatari dell’Accordo di giugno, si chiede infatti l’impegno aziendale per il rispetto e l’applicazione dell’accordo stesso. In particolare deve essere attuata l’equa e massima rotazione quindicinale dei lavoratori sospesi in cassa integrazione, e non continuare a penalizzarne solo una parte come è sinora avvenuto. Si chiede inoltre che venga fornita alla Rsu la lista di rotazione 15nale e che si svolgano gli incontri mensili di verifica (anche questi sinora disapplicati). Ancora, si chiede l’applicazione della parte riguardante i corsi di riqualificazione professionale finanziati dalla Provincia di Modena che partiranno a ottobre. In questo caso l’azienda non ha ancora fornito la “griglia di competenze” alla Rsu con la quale si individuano le mansioni per cui è prevista la riqualificazione.
Nell’ultimo incontro di mercoledì scorso, Fiom e Rsu avevano chiesto un cambio di passo all’azienda su tutti questi aspetti, ma hanno trovato chiusura e indisponibilità. Da qui la proclamazione di nuove iniziative di lotta e la sollecitazione all’azienda a partecipare ad un nuovo incontro. Tra gli altri impegni contenuti nell’accordo di giugno, è prevista la presentazione entro sei mesi di un piano di rilancio e rinnovamento dell’azienda, su cui Fiom e Rsu sollecitano la direzione ad attivarsi.
(FIOM-CGIL Modena)